la cronaca di Tuttosport
Nella settimana della guerriglia serba di Genova, Tra un uomo di nome Ivan, sedicente eroe, che si copre il viso per non farsi riconoscere ma poi ignora i mille tatuaggi che sono più indistinguibili di qualsiasi volto umano, tra i coccodrilli di Stankovic (interista), spavaldo verso la sua folla con quell’equivoco 3 con le dita e frignante negli spogliatoi azzurri a chiedere scusa, l’unico vero eroe serbo è stato Milos, che di cognome fa Krasic. Lui infatti è stato il vero dominatore della partita con i suoi dribbling, assist e cross perfetti. E’ vera differenza con lo scorso anno, finora, e già iniziano a picchiarlo come facevano con Pavel, speriamo tenga duro. Per una volta il calcio al pallone si vendica sul calcio in faccia al prossimo.
Non è che di fronte ci sia stato il Real ma come dico da po’ di tempo, apostrofando il Laricchia pensiero, “Stip ka truv!” (conserva perchè ti servirà). La splendida domenica vissuta ci voleva proprio, ogni tanto anche a noi arriva un po’ di sole. Il bello è che uno dei protagonisti del pomeriggio è stato Felipe Chi-MELO-doveva-dire, forse anche grazie al supporto di Aquilani (oggi in splendido gol) gestisce il centrocampo in maniera impeccabile e senza perdere neppure un pallone… miracolo! Si permette persino di tentare un cucchiaino sul rigore. In verità poi Aquilani, abituato a quelli di Totti, gli dice: “Non Tant!”, ma a noi va bene così… pensate se il portiere l’avesse parato.
Ma non è l’unico a voler strafare, Quagliarella (Alias Sfogliatella) fa quel gol in tuffo di testa quando poteva benissimo usare i piedi, ma si sa che a lui le cose facili non piacciono, anche se a volte sono più efficaci. Tutta questa spavalderia è il sintomo di tranquillità, quella tranquillità che ora speriamo non diventi il “so’ fort!” della situazione, perchè altrimenti continueremmo a non averci capito nulla. Dedica speciale al capitano che raggiunge Boniperti, bravo Del neri quando lo dosa con minuzia perchè è così che si può ottenere il massimo da lui. L’unico che non sembra voler ancora partecipare alle feste è Amauri, e no… non la faccio la battuta secondo la quale forse ne ha fatte tante in crociera ed ora e stufo… ma, ops! L’ho fatta!
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