giovedì 3 maggio 2012

Juventus vs Lecce 1-1–non ci pensate più, è andato

Fare 10 vittorie consecutive era una cosa successa soltanto ad una Juve, quella che rischia di rimanere l’ultima scudettata, non fare questo filotto ora significa non eguagliarla, con tutta la cabala che ne consegue. Certo mi si dirà che santifico troppo le impressioni e le cose successe nella ciclica storia, che la batosta è davvero terribile e può portare a giudizi affrettati, ma tutti i giudizi affrettati che porterà alla fine rischieranno di essere veri.

Proviamo ad accendere il cervello, le possibilità di vittoria finale a mio parere si sono capovolte. Con quale morale scenderanno in campo questi calciatori, senza esperienza di vittoria alle spalle, e con quale morale scenderà in campo Buffon, che resterà nella storia della Juventus anche per questo. D'altronde come si è visto al primo sbaglio si sarebbe pagata cara e non c’è bisogno di perderle queste partite per uscirne sconfitti.

L’atteggiamento della squadra mi ha fatto arrabbiare parecchio. Più volte quest’anno abbiamo giocato con questa spocchia e superficialità, non chiudendo una partita dominata, gigioneggiando troppo con la palla tra i piedi, poche volte ci è andata bene molte altre l’abbiamo pagata. Dopo una serie di cross lunghi e tacchi pericolosi di Bonucci cade in fallo proprio chi per altre due volte, nella stessa partita, ci aveva fatti imprecare. Tanto tuonò che piovve. Questo grandissimo campione, che di nome fa Gianluigi, non è la prima volta che si cimenta in queste “Buffon-ate”, tanto più grave è il gesto perchè come detto reiterato nella stessa partita.

Sarà stata la stanchezza per le troppe partite in pochi giorni fatto sta che in Italia le chiacchiere sono troppe. Le partite prima di essere giocate in campo sono giocate in tv e nei bar ogni santo giorno. La disfatta di Perugia non ci insegnato nulla, o quanto meno agli juventini dell’ultima ora. Non si festeggia mai prima nel calcio, non ci si deve mai fidare degli animali feriti, e in questi giorni ho visto e sentito troppa sicurezza. Qui non centra la stramaledetta scaramanzia, ma una tecnica mediatica che ai disperati porta l’ultima speranza. Complimentoni a chi si è fatto abbindolare dai “tanto avete vinto”, un applauso ai senza cervello che se ne fottono della matematica.

Ma quello che mi darà più fastidio alla fine e di far ridere i polli… o dovrei dire le acciughe. Perchè va bene perderlo ma far ridere i fessi è la sconfitta più amara.

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