Finalmente la partita è arrivata, per due settimane i media l’hanno pompata manco fosse Barcellona-Real Madrid, tutto per per esaltare i nuovi “simpatici” del calcio italiano, poca importa se girano con le bandiere col –39, devastano stadi e tengono camorristi a bordo campo, no loro sono “i simpatici”. I più smaliziati hanno han già riconosciuto una regia dietro le storie del calcio moderno, così come accadeva per Allegri l’anno scorso, infastidito anche dalle mosche di Torino, così accade oggi con coloro che dopo sole 8 giornate credono già di poter lottare per lo scudetto. Per due settimane i media ci han parlato del duello infinito, manco fossero l’inter o il Milan in lotta ogni anno con noi per lo scudetto. Ben gli sta che se ne son presi due e se ne son tornati a casa, con certa gente non si può avere sportività, proprio come accade con i violacei, perchè tale tensione architettata ad arte dai media (dalla normalissima sera di Pechino) si trasforma in odio nei settori più popolari dell’ignoranza becera del tifoso, e chissà cos’altro, nel settore ospiti. D’altro canto l’educazione ad un calcio diverso non si potrà mai avere in un paese abituato al complotto ma che non ne smaschera mai nessuno, tranne trovare un capro espiatorio popolare che metta d'accordo i più. Dov’era Buffon ieri? Zuliani cita il metodo Stanislavskij: il portierone si è così immedesimato nell’infortunio finto da avere veri sintoni e saltare la gara… di cosa stiamo parlando? E l’ispettore federale mandato dal Napoli a setacciare gli spogliatoi, alla ricerca di un cunicolo spazio temporale che permetta a Conte di entrare in capo con le sembianze di Alessio? Il magazziniere che picchia uno Stewart? E poi ci si meraviglia che i mafioncello napoletano devasti lo stadio. E meno male che non c’è stato il gol di Muntari. Un miliardo di telespettatori, secondo Mediaset, azz la partita del secolo e noi non l’abbiamo neanche registrata sui nostri VHS. La realtà sta superando la fantasia più sfrenata, altro che cinepanettone.
La partita invece è stata la realtà… bruttina, fallosa e continuamente spezzettata dall’arbitro. Il Napoli può andare in giro a vantarsi del possesso palla come se avesse fatto un impresa, senza considerare che la nostra tattica (visto le altre partite col Napoli) è stata proprio quella, meglio dare loro il pallino del gioco così non ci esponiamo al loro pericoloso contropiede. Noi invece portiamo a casa tre punti facendo più tiri in porta contro la loro traversa, li da sola, messa in cornice come una vittoria. Gli uomini della svolta ancora una volta coloro che vengon dalla panca, Caceres e Pogba, il primo mangia sul tavolo che per tutta la partita Asamoah apparecchia, sgroppando sotto e sopra come un matto e facendo impazzire gli avversari, il secondo mettendo uno splendido sigillo con un eurogol a volo e dando riposo a chi ieri era un po’ appannato, Vidal. Giovinco sgomita un po’ di più del solito ma alla fine gli attaccanti ancora una volta non pungono e devono pensarci sempre gli atri. Metti Quagliarella ad esempio, la sua brutta prestazione nel match contro il suo Napoli può far pensar male, ma gli diamo il beneficio della buona fede, visto che Matri fa poco più di lui. Alla fine Storari esce inoperoso, il che è dir tutto.
Archiviato il big match passiamo ad uno più fondamentale, quello di mercoledì in Champions, una mancata vittoria potrebbe significare un piede fuori.
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