"Hanno un gusto di aglio le mie dita di cioccolata" direbbe Rael... Quel che rimane dopo la valanga Juve di ieri non è affatto esaltazione ma rimpianto e beffa. Rimpianto pensando al pareggio dell'andata e come abbiamo potuto permetterlo, visto la pochezza di chi avevamo di fronte, beffa per la vittoria in extremis del Chelsea. Tanto che alla fine appare superfluo parlare di questo 4-0 contro i mediocrissimi danesi, che dopo tutti quei pareggi significa ritorno alla vittoria in Europa.
Scaduta era dunque la cioccolata che eravamo pronti ad addentare, tanto da non essere più gustabile, per qualificarci infatti dovremo prenderne un altra e almeno dividerne l'ultima a Donetsk.
Scaduto come il tempo di Chelsea-Shaktar, in cui un arbitro in vena di regali casalinghi decide di far battere quell'angolo oltre il terzo minuto di recupero assegnato.
Scaduta come la pazienza di Conte, che perde le staffe di fronte ad un giornalaio della gazzetta festante per il gol del Chelsea... e poi ci si viene a dire che loro sono imparziali e che bisogna tifare le italiane per il ranking. Sapete dove potete mettervelo il ranking?
Tra gli appunti della partita allora spicca ancor di più solo la Bulimia offensiva di Matri, che forse si allontana sempre più da Torino e, pian piano, dal cuore dei tifosi. E pensare che persino Giovinco si è sbloccato, mentre per far segnare lui abbiam rinunciato anche ad incrementare il bottino della differenza reti.
La maggiore esperienza in Europa del Chelsea ci ha messo la coda, tanto che, chi segue il calcio da un po' di tempo, poco crederebbe che i Blues possano farsi scappare la qualificazione. Ora dovremo compiere una mezza impresa, sicuramente alla fine della fiera pesa il pareggio col Nordsjelland dell'andata, l'ago della bilancia di un girone rivelatosi di ferro. La cosa peggiore è che egoisticamente non possiamo neppure sperare di ffarla finita completamente per concentrarci sul campionato, male che va infatti sarà Europa League, con tutto quello che comporta in termini di dispendio di energie fisiche, che rapportato in maniera inversamente proporzionale alle motivazioni potrebbero portare ad un patrocchio che potrebbe portare a debacle italiana ed europea, con estrema goduria della gazzetta tutta, dopo i finti onesti e i finti simpatici anche i finti imparziali. W Tuttosport che almeno quando lo apri sai per chi patteggia perchè te lo dice in faccia e se non lo condividi lo eviti.
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