martedì 16 aprile 2013

Serie A 32> Lazio vs Juventus 0-2 – Più in alto delle aquile


Dura solo un tempo Lazio-Juve. Il tempo di mettere subito le cose in chiaro, doppietta di King Arthur e la vittoria è servita in tavola, rotonda. Il secondo tempo resta solo per la cronaca, un tempo in cui si vede poco o nulla, in cui le scorie delle due eliminazioni in campo si sono fatte sentire, che comunque offre spunti isolati da ambo le parti, ma soprattutto un secondo tempo in cui la Juve fa quel che deve, cioè gestire il risultato. L’aver portato subito la partita sul binario del doppio vantaggio è stata la situazione migliore, visto che sarebbe arrivato inevitabilmente l’appannamento della ripresa. Giusto un po’ di confusione finale che a mente fredda si può anche comprendere.

In questo lunedì romano chi stecca su tutti è Peluso, ancora fuori dimensione in questa squadra, Marchisio, che contro la Lazio è come Superman nella Kriptonite e in parte anche Pirlo (urge vice nella sessione estiva di mercato) e Asamoah che ci mette volontà ma ancora non torna a brillare sui cross. Ancora una gran partita invece per il polpo Paul, a cui manca anche un rigore. alla fine il risultato è quello più giusto, perché la Lazio, seppur sprecando un paio di occasioni d’oro sotto porta, è stata poca cosa.

Il buffering recita ormai 64% e mentre le altre dietro non reggono il ritmo e si annullano a vicenda siamo sempre più soli in pista. E non è male ricordando a quest’ora l’anno scorso la battaglia era ancora nel vivo. 11,5 su 18, 7 punti al traguardo manca davvero poco, ma quanto è più bella la matematica? Dicendola alla conte, andiamo a riscrivere la storia e a lasciare gli altri a leggerla.

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