giovedì 29 agosto 2013

KICK-ASS 2 - di Jeff Wadlow

Ci sono film che per un motivo o per l'altro in Italia non escono, o escono direttamente in Home video, o escono con ritardo abissale rispetto alla proiezione Usa. 
Kick-Ass rientrò nell'ultimo caso: distribuito nel 2010 negli Usa, in Italia faticò parecchio ad arrivare, sia perché non era stato intuito il suo potenziale, sia perché era un film "difficile" da distribuire a causa di scene parecchio violente e splatter che riguardavano minori e in particolar modo una bambina (si era pensato di affibbiargli un v.m. 18 anni).
Alla fine, circa un anno dopo, e sulla spinta delle recensioni positive provenienti dall'estero alla fine uscì anche da noi, in sordina, per pochissimo tempo. Il passaparola però è difficile da combattere e così piano piano, zitto zitto, anche da noi divenne un piccolo cult.

Dare un seguito ad un film del genere non è facile, l'effetto sorpresa è svanito, ci si aspetta di più sul piano dell'ironia e della violenza, il pubblico diventa più esigente.


Alla regia Jeff Wadlow ha rimpiazzato Matthew Vaughn e troviamo Jim Carrey nel cast, oltre a tanti altri caratteristi che riescono a fare un discreto lavoro.

La prima parte del film si concentra sulla voglia dei protagonisti di trovare una propria strada (chi nel crimine, chi come supereroe, chi nella vita di tutti i giorni), sulle loro paure e sulle loro aspirazioni. Purtroppo questa prima parte, seppur "necessaria" risulta piuttosto piatta e banale, quasi priva di ironia e assimilabile a molte commedie viste nell'ultimo decennio: Kick-Ass cerca di rifarsi un nome con risultati come al solito non eccezionali, Hit girl scopre l'adolescenza e si accorge di quanto sia ancora più "cruda" e difficile rispetto al combattere i criminali.

Per fortuna pian piano il film inizia a carburare e si comincia a fare sul serio, con una seconda parte decisamente riuscita, dove il film riesce ancora una volta ad offrire il meglio sul piano della violenza e dell'ironia. Lasciate da parte le ritrosie i due protagonisti uniranno le loro forze per combattere ancora una volta l'incapace Red Mist, qui ribattezzatosi Motherfucker (nome da antieroe ridicolo, tanto quanto quello dei suoi aiutanti, rigorosamente politically scorrect), il quale possiede come unica caratteristica l'avere un sacco di soldi.

Bravi i due protagonisti (cresciuti e quindi più "attori" rispetto al primo film), Jim Carrey (che ha rinnegato anche il film a causa del suo contenuto violento) fa il suo, senza strafare.

Insomma un seguito che si può dire riuscito, che cerca di compensare la mancanza di "effetto sorpresa" con l'approfondimento psicologico (più di una volta vedendo Chloe Moretz "maltrattata" dalle sue amiche verrà da pensare al prossimo Carrie, un accenno probabilmente voluto, nel quale sarà protagonista). il risultato è all'inizio un po' banalotto, poi però il film saprà farsi apprezzare e risultare, seppur inferiore al primo capitolo, ugualmente gradevole

Voto 7+

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