domenica 22 settembre 2013

Serie A 4> Juventus vs Hellas Verona 2-1 …e Llorente Grida PRESENTE!


Juve in dieci per novanta minuti, e non c’entrano i cartellini di Bergonzi (detto l’uomo in giallo, per tutti quelli che caccia fuori anche a sproposito) ma bensì il fatto di aver schierato in campo 10 attaccanti contro 11 difensori. Alla fine, insomma, neppure oggi Storari riesce a giocare una partita.

Alla fine il 2-1 è un insulto al calcio, anche se vale lo stesso tre punti. Come col Copenaghen Sprechiamo troppe, Troppe, TROPPE occasioni, contro un avversario davvero imbarazzante… Per gli standard esteri, si intende, perché in Italia è normale giocare tutti in porta anche con la tua squadra in svantaggio. E potrei fare copia e incolla per quante volte ho parlato di questo e quante altre la stampa non l’ha rimarcato. Avessero pareggiato, ad esempio, li avrebbero definiti stoici, quelli dell’Hellas.

Come vogliamo chiamarla allora? Iella? In alcuni casi lo è. Come il palo-palo di Tevez o la traversa di Pogba. Scarsa cinicità offensiva? C’è anche questa. Troppi i colpi caricati e rimasti in canna o sparati a salve.

Alla fine le firme sono proprio le loro, Tevez e Llorente. Il primo già gustato, alla terza marcatura in quattro partite. Ancora una volta devastate sia in attacco che quando c’è da rientrare o rubare palla. Il secondo aspettato tutta l’estate e vittima di una campagna stampa a dir poco frettolosa. Un gol di testa nella porta del pettegolezzo. Entrambi per motivi diversi vittime di rosicamenti degli avversari o degli abbagli dei nostri tifosi, che in molti casi non hanno mancato di farsi fuorviare dalle chiacchiere dei primi.

Ma non voglio cadere nella vostra stessa trappola, prendo le cose negative e quelle positive e vado avanti. Non dando ancora giudizi definitivi su una stagione che sarà lunghissima. Alè Juve!

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