giovedì 26 settembre 2013

Serie A 5> Chievo Verona vs Juventus 1-2 – Come con Giulietta così con Romeo

Nostra signora delle rimonte. Inter, Copenaghen, Verona e Chievo. Ogni volta partiamo con l’handicap e ogni volta siamo costretti a patire e soffrire per rimettere su la baracca, quasi provassero gusto a torturare noi tifosi. No, davvero, a parte gli scherzi che persino il calendario si diverte a giocarci, cerchiamo di spogliarci del facile entusiasmo. Partire ogni volta in svantaggio non va affatto bene, e penso che l’abbiano capito anche loro. Soprattutto andare sotto con il primo tiro in porta subito. Soprattutto, in partite come queste, in cui ti è andata davvero bene. Tra arbitro e autogol dobbiamo ringraziare la sorte. Si, perché differentemente da quello che era accaduto domenica scorsa con Giulietta, stavolta con Romeo la ruota è girata. E anche se poi non abbiamo fatto così male da meritarlo, avremmo potuto perderla. Ci è andata di culo, insomma.


Ricordo però che io per primo, domenica scorsa, ho voluto prendere un po’ le distanze dalla sorte. Dunque stasera non voglio essere da meno solo perché ci è andata bene. Tutto parte (benedetto lui) da un’altra partita stregata per Buffon. Zuppa sul primo gol, quando rinvia alla viva il parroco sui piedi dell’avversario, e zuppa sul secondo (regolare) annullato, allorché ancora una volta non riesce a bloccarla e neppure a smanacciarla lateralmente. Chiaro che tutto questo non depone a suo vantaggio, ma di sicuro bisogna continuare a sostenerlo. Non è più quello di una volta, vero, ma è ancora un certo Gigi Buffon. Ma soprattutto non è il solo che sbaglia. Ogni volta che ad esempio Pirlo ha la palla tra i piedi c’è in giro uno juventino che rischia l’infarto. Dovremmo buttarli? Ancora no.

Beh ad esempio Conte ha iniziato a dosarli, come tutti gli altri. L’ampio turnover è il palese sintomo di quanto sia devastante andare avanti con questo campionato a 20 squadre, inframezzato tra nazionale e Champions.
A margine di questa analisi non posso esimermi dall’analizzare nel dettaglio quanto accaduto con quell’errore arbitrale. Diversamente da quello che sicuramente faranno i media, è da apprezzare la sportività dell’allenatore e del presidente del Chievo, che non hanno voluto creare polemiche. Sarà che siamo ancora ad inizio stagione. La prestazione di De Marco stasera è stata davvero insufficiente anche in altre occasioni, come quando ad esempio ci nega un paio di rigori (uno in particolare) che potevano starci. Vediamo quindi se faranno le stesse polemiche fatte dopo Milan-Napoli, quando i “simpaticissimi” se la son cavata in modo poco ortodosso.

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