mercoledì 4 dicembre 2013

WATCHMEN (2009) – di Zack Snyder [recuperafilm]


Per la rubrica dedicata ai film un po’ più “vecchiotti”, recuperiamo e analizziamo insieme un film visto, colpevolmente, da poco. Colpevolmente perché appartenente a quella categoria altrimenti denominata “e tu, dove ti eri nascosto?”. Non ricordo sinceramente il perché, ma credo che all’epoca devo aver pensato che non ne valesse poi più di tanto la pena. Mi sbagliavo!

Watchmen è difatti un film sui supereroi decisamente atipico. Oscuro e riflessivo come pochi nel suo genere, con poco spazio per il “caciaronismo” di cliché. Girato dallo stesso regista de L’uomo d’acciaio (oltre che di 300), nel quale non ha mancato di ripercorrerne i solchi, dal punto di vista stilistico-narrativo, ma meno dal punto di vista action (calcando la mano pesantemente). WM risulta senza ombra di dubbio migliore. Innanzitutto nella regia e poi nella colonna sonora. Un revival dei grandi pezzi degli anni 80 e 60. 
Con quella sua illuminazione tipicamente anni 80 (scelta non casuale visto che il film è ambientato nel 1985), quando anche il vicolo più oscuro del mondo era illuminato a giorno da un lampione (fuori inquadratura) che si sentiva un potente faretto. “Quando indossavo questi speciali occhiali riuscivo a vedere nel buio più pesto”, sembra risponderci Il Gufo Notturno in una scena. Più luci più ombre, più ombre più tinte dark.

La macchina da presa disegna e la voce di Rorschach descrive, vero protagonista della storia (rispetto alla versione fumetto). Sicuramente il protagonista con cui si entra più in empatia. Il Più autentico e genuino dei personaggi, per nulla incline a scendere a patti con le loro menzogne. Cosa singolare, se a farla è dall’unico tra loro che copre interamente il proprio volto e prende il nome dalle famose macchie degli psichiatri. Non a caso nella locandina c'è lui in primo piano, perché è a lui (al contrario di quando avviene nel finale del fumetto) che Snyder affidata l’ultima parola. Una sorta di rivalutazione postuma.
Questi supereroi alla Kick Ass, ormai in pensione, non hanno dei veri e propri superpoteri. Sono un gruppo di persone comuni che hanno deciso un giorno di mettersi insieme in una società di maschere, per rendere il mondo un posto migliore in cui vivere.

Eccezion fatta per un semidio che si fa chiamare il Dottor Manhattan, divenuto indistruttibile in seguito ad un incidente nucleare, ma sempre più apatico nei confronti del genere umano. Lontano con mente e corpo dai suoi vecchi compagni e anche dalla sua ragazza. E’ quello (diciamocelo pure) più antipatico, più inconsapevolmente pieno di se. Non è a causa del suo sentirsi superiore. Lui non si sente superiore, lui semplicemente lo è (dal punto di vista fisico). Ecco perché lo percepiamo come il più lontano dai nostri cuori. Lontano da qualsiasi parvenza di calore umano, con quel colorito che sembra il dottor Freezer. Custode di una menzogna di fondo. Non può neppure evitare di essere manipolato e raggirato dal cattivo di turno, il quale quale, a ben vedere, non risulta neppure essere il “classico cattivo dei fumetti”.

Di sicuro supereroi pieni di “problemi”, questi WM. Alcuni di loro facili all’ira e allo sterminio. Profondamente oscuri e cattivi. Una sorta di squadrone neonazista che vive in un universo parallelo, in cui, ad esempio, la guerra del Vietnam è stata vinta (grazie alla loro scesa in campo) e in cui Nixon ha potuto così essere rieletto più e più volte fino agli anni ottanta.

Come abbiamo fatto a votarlo ancora?” si chiede Il Comico, il più pazzoide e sicuramente quello con cui meno ride chi se lo trova di fronte, “perché altrimenti avrebbero vinto i comunisti” gli rispondono. Ecco chi sono questi WM in realtà. Più che supereroi, superuomini nel senso più classicamente filosofico. Cioè un gruppo di persone con intenti nobili, che credono di poter badare agli altri ma che in realtà avrebbero bisogno a loro volta di essere controllati, perché uomini e quindi imperfetti, soprattutto coloro che si sentono dei sulla terra. Who watches the watchmen?

voto 8,5

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