Altro esorcismo riuscito allo Stadium. Il diavolo è stato nuovamente scacciato. Ma quella di ieri è stata in tutti i sensi una vittoria di prospettiva.
In prospettiva dello scontro diretto (anche se mancano un po' di partite), perché vincere i "classici" ha sempre un sapore particolare, persino quando lo fai contro queste nobili decadute. Può sembrare facile, ma se ti distrai e ti piaci troppo può capitarti un'altra Juve-inter. Quella di ieri un po' le somiglia. Una Juve subito in controllo e in vantaggio col capocannoniere Tevez, subisce un pareggio che può farla vacillare anche psicologicamente. Stavolta però pare si sia capito la lezione. Senza fare drammi e con la consapevolezza della nostra superiorità si è ridato alla signora ciò che era della signora.
In prospettiva dello scontro diretto (anche se mancano un po' di partite), perché vincere i "classici" ha sempre un sapore particolare, persino quando lo fai contro queste nobili decadute. Può sembrare facile, ma se ti distrai e ti piaci troppo può capitarti un'altra Juve-inter. Quella di ieri un po' le somiglia. Una Juve subito in controllo e in vantaggio col capocannoniere Tevez, subisce un pareggio che può farla vacillare anche psicologicamente. Stavolta però pare si sia capito la lezione. Senza fare drammi e con la consapevolezza della nostra superiorità si è ridato alla signora ciò che era della signora.
Tutto riparte dal Principino, sfortunato ma propiziatore. Sotto la sud becca il miracolo di Lopez, ma poi ci pensa Bonny a sciacquargli la bocca da calcio d'angolo. Sotto la nord prende invece il palo, ma dona la sponda facile a Morata. Alvaro, con la sua ottima prestazione, assesta un altro colpo al povero Fernando, nella contesa tutta spagnola. Pogba invece, come al suo solito diverte il pubblico, ma si diverte troppo e finisce per fare incazzare Allegri, che giustamente gli chiede meno preziosismi inutili. Il collettivo sbaglia poco, tranne quando stava per offrire il pareggio a Pazzini, o forse era nel destino di Buffon quello di mettere anche la sua firma con quella paratona. Juve comunque in costante controllo e meritevole della vittoria.
Poi c'è la prospettiva alla quale guarda Inzaghi, quella di un costante miglioramento. Fa ad esempio un buon pressing nel primo tempo, ma
da qui ad affermare (come alcuni han fatto) che si è visto un Milan in
crescita e una Juve appannata ce ne vuole. Ne abbiamo viste di Juve un
po' appannate ultimamente, ma non è questo il caso. Abbiamo invece
sentito parlare da settembre di un Milan in "crescita". Ora,
visto la loro classifica, delle due l'una: o prima erano micro organismi
cellulari o a quest'ora avrebbero dovuto essere dei giganti. C'è chi dice di non aver visto i 21 punti (ora 24) di distacco in campo... Non potevamo mica vincere 21-0. C'è pure l'avversario. e il Milan, con tutti i suoi limiti, ha cercato di dimenarsi, come chi non vuol morire.
Ma è sulla prospettiva geometrica che il circo ha offerto il suo spettacolo migliore. Rammaricati di non poter raccontare un gol in fuorigioco di Tevez, fondano il partito antiprospettico. Profumo di "ignoranze" romane? no, c'è di peggio. Galliani e il sito del Milan contestano le immagini di tutte le TV del gol di Tevez. Secondo loro la linea di centrocampo e quella tracciata per evidenziare la posizione di Zaccardo "non sono parallele". Allora perché se guardo fuori dalla finestra, il palazzo in fondo alla strada mi sembra di poterlo tenere in mano? E le autostrade? tutte da rifare? Guardando avanti sembra si rimpiccioliscano sempre più.
Insomma, qui si tratta di sovvertire elementari regole scolastiche, pur di tenere fede alla propria anti-juventinità. Signori, ci rendiamo conto anche noi, che dopo quattro anni, siete ormai stremati e alla frutta, ma state superando anche il limite della decenza. Visto che per di più, l'unico vero sospetto sorge sul calcio d'angolo che porta al pareggio milanista. Prendete Muntari ad esempio, dopo una prestazione pressoché scarsa (ieri era persino capitano) segnala un fuorigioco inesistente, alzando la mano sul gol di Bonucci, quando è lui stesso a tenerlo in gioco davanti al portiere. Ma ce l'avete un limite o no?
Al di là delle risate che ci state regalando in queste ore, però una considerazione seria la state confermando: in Italia la moviola in campo non servirà ad eliminare le polemiche. Perché quel giorno parlerete anche di moviola taroccata. Vi state già allenando.
Insomma, qui si tratta di sovvertire elementari regole scolastiche, pur di tenere fede alla propria anti-juventinità. Signori, ci rendiamo conto anche noi, che dopo quattro anni, siete ormai stremati e alla frutta, ma state superando anche il limite della decenza. Visto che per di più, l'unico vero sospetto sorge sul calcio d'angolo che porta al pareggio milanista. Prendete Muntari ad esempio, dopo una prestazione pressoché scarsa (ieri era persino capitano) segnala un fuorigioco inesistente, alzando la mano sul gol di Bonucci, quando è lui stesso a tenerlo in gioco davanti al portiere. Ma ce l'avete un limite o no?
Al di là delle risate che ci state regalando in queste ore, però una considerazione seria la state confermando: in Italia la moviola in campo non servirà ad eliminare le polemiche. Perché quel giorno parlerete anche di moviola taroccata. Vi state già allenando.
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