venerdì 22 maggio 2015

MAD MAX: Fury Road - George Miller

Australia 2015
Un mondo in cui la benzina è il bene più prezioso? Visto i prezzi di oggi direi che ci stiamo arrivando...

Trent'anni dopo il terzo capitolo, George Miller riporta nelle sale la sua creatura: Mad Max, il cult movie anni ottanta che ha ridisegnato il genere. Presentato come "rivisitazione" della trilogia dallo stesso regista (il che lascia aperte le porte all'ipotesi e alla speranza che si tratti di un sequel e dell'inizio di una nuova saga) con Tom Hardy nel ruolo che fu di Mel Gibson. Mad Max è un film stillato dagli anni 80. Come una vecchia Pontiac rimasta in un garage per tutti questi anni e poi rimessa in strada... o meglio, fuori strada.

In un futuro post apocattico la terra è un luogo arido, popolato da gente che ha perso ormai ogni parvenza di umanità. Riuniti in tribù, guidati da un leader considerato immortale, si muovono come animali alla conquista di cibo. Solo che la loro fame è quella di benzina. I loro istinti sono primordiali, le loro espressioni poco più che grugniti intelligenti. Max invece è un solitario senza padroni che si aggira libero in questo immenso deserto. Un uomo "feroce" e selvaggio che non puoi tenere al guinzaglio come un cagnolino.


Mad Max è un film crudo e selvaggio in ogni suo aspetto, senza nessuna concessione all'ironia e alla sdrammatizzazione. Un film Trash Metal. E' non è solo un modo di dire, qui i riferimenti divengono addirittura palesi. I metallari ci andranno a nozze vedendo certe immagini, rimarranno a bocca aperta e le trasformeranno in iconografie memorabili. Si parte con l'abbigliamento, rimasto fedele a quello dei film precedenti, e si finisce con le vecchie auto modificate, cingolate e megagommate. Due ore di inseguimenti off-road nel deserto, lotte e incidenti spettacolari, con questi mostri di metallo che assomigliano molto agli animali delle sabbie, e che anzi sono stati concepiti prendendo ispirazione da questi.

Tra le scene con più impatto visivo c'è quella nella tempesta: un autentico inferno di sabbia, lampi e tuoni. Ma tutto il film basa la sua tessitura sull'effetto visivo delle immagini, più che sugli effetti speciali computerizzati a cui siamo abituati oggi; e questo lo si deve alla vecchia scuola del regista. Uno spettacolo che pare la sagra dello Stuntman.


Il machismo vintage dell'antieroe è interpretato stavolta da Tom Hardy, chi meglio di lui per un film condotto interamente a bordo di veicoli, uno che girò un film intero in macchina (anche se di genere nettamente opposto) e che la museruola l'aveva già portata in Dark Knight Rises. Anche la protagonista femminile non sfigura nella parte. Charlize Theron è perfetta nel ruolo della dura, con tanto di personalizzazione fisica

Mad Max prosegue così al meglio la saga cult e interrompe l'addio che lascio con l'amaro in bocca, colpa di un terzo capitolo non riuscito appieno. Come si dice? Se devi lasciare, fallo con una vittoria.


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