Non chiamatemi blasfemo se considero questa Coppa Italia più bella dell'ultimo scudetto. Il poker è un risultato incredibile, storico, festeggiato domenica dopo domenica con la consapevolezza di essere i più forti e vale di più, dal punto di vista sportivo, di una Coppa Italia. Ma questa benedetta Decima, da sempre rimasta un cruccio, un maledizione, un tarlo; ci attanagliava ormai da 20 anni. Vent'anni in cui per ben tre volte l'abbiam lasciata ad altri. Vent'anni per attenderla e altri vent'anni persi nel vederla.
Memori di quando era a noi che andava storto. Dalla sconfitta per reti esterne col Parma, alla rimonta mancata con la stessa Lazio, fino ai rigori non avuti col Napoli (che a conti fatti la meritò) arrivavamo a giocarcela in una partita sofferta, che sarebbe potuta andare in qualsiasi modo. Un equilibrio che tiene in bilico e incollata agli schermi tutta l'Italia. L'Italia degli juventini, dei laziali, ma anche quella dell'antipopolo, sempre attento e con la speranza di vedercela soffiata sotto il naso ancora una volta. Ecco perchè questa coppa ha un gusto così particolare, perchè abbiam sofferto e poi gioito. Tenendo in bilico i rosiconi fino alla fine lasciandi sperare, per poi lasciarli cadere a contorcersi nella loro bile. Un giochetto che ha logorato anche noi: "Possibile che neppure stavolta...?". Negli occhi ancora la Supercoppa regalata a Dicembre.
Ma se di più vuoi gioire un po' devi soffrire; e dopo quel doppio palo della Lazio abbiamo iniziato a sentire che finalmente poteva essere la volta buona. Stavolta la fortuna era girata. Una serata da dimenticare per loro, una serata da ricordare per noi. Ritagli di giornale o archivi audio da conservare. Sconcerti che sentenzia: "la Juve dopo il doppio palo ha perso moralmente" ricorda un po' Mazzarri che voleva un gol ogni 10 calci d'angolo. Come se tutto questo non avesse fatto parte del calcio da sempre. Allora ridi quando leggi su Repubblica che la Coppa Italia "l'avrebbe dovuta alzare Candreva e non Chiellini". "Ah quanto rosico, fermateli per favore". I loro fegati sparsi sul selciato. Bisantis a Radio Rai, che esulta come un pazzo sul gol della Lazio ma pare Suma, quanto il Milan perde, sui due gol della Juve. A Sky invece c'è chi manda a qual paese (Berlino) i tifosi festanti alle sue spalle. Siete sempre di più uno spasso e poi vi chiedete perchè non siamo ancora stanchi di vincere? Lo stimolo siete voi.
Ringraziamento paricolare, non può essere omesso, va al Geometra. Grazie per Matri, venduto a 12 Milioni e tornato a 0. Praticamente artefice principale di questa coppa. Grazie a Chiellini e auguri per l'attesa del suo primogenito. Ma un ringraziamento lo dobbiamo a tutti, dal campo alla panchina, alla gestione delle forze fatta da Allegri, capace di vincere a San Siro con le riserve e con il minimo sforzo e sgocciolare le energie della squadra in questa finale. Perchè adesso ce lo possiamo dire, l'annata è già splendida anche senza il 6 Giugno. Perchè questo Double non era facile, non dopo quel 15 Luglio, ma neppure dopo Juventus-Fiorentina. Un'annata condotta andando contro ogni pronostico della vigilia. Adesso si va a Berlino col morale migliore, con la consapevolezza di non aver nulla da perdere ma con un grande sogno, quello che una splendida annata si trasformi in un miracolo. Incrociamo le dita.
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