Chissà se al 90' Higuain ha detto: "che volete, avete già vinto lo scudetto!", o se piuttosto sia stato più impegnato a smaltire l'arrabbiatura del 45', quando Benitez lo spediva fuori a causa della sua prova impalpabile. Ognuno è responsabile delle proprie scelte e questo "autentico" argentino (nato in Francia) neppure ieri "gioca" a Torino. Come un po' tutta la sua squadra. Quest'anno avrebbero preferito che, magari, qualche volta qualcuno gliela avesse data vinta. Noi invece credevamo di essere stati chiari dopo Inter-Juve, non si fanno sconti a nessuno, soprattutto a chi non riesce nemmeno a pareggiare con le nostre riserve.
Non ci siamo fatti macchiare la festa da questi signori. Ne dai nemici storici, ne dai lamentosi che ancora piangono per quel millimetrico fuorigioco di Caceres. Nessun piagnucoloso chiacchierone ha avuto sostegno dal campo quest'anno. Dalla Roma in giù. Ed è finita come al solito, con tutto lo Stadium che intona 'O Surdate Nammurate... o piuttosto dovremmo ribattezzarlo: " 'o surdatine nammurate ", ricordando le parole del barese sciupafemmine. Una Juve spietata in campo contro ogni sua oppositrice da bar.
Facciamo festa e gli facciamo la festa, lasciandogli la Champions appesa ad un filo giallorosso. Sfilando col Double in faccia ai dententori della Coppa Italia, in un simbolico passaggio di coccarda. 3-1 all'andata e 3-1 al ritorno, senza nessuna possibilità di appello. Continuate ad odiarci ciecamente e dissennatamente, che continuerete a darci questi stimoli e a farci vivere queste giornate, dando senso a vittorie che non dovrebbero averne! L'odio non vi farà vincere le partite. Non giocando come ieri ne come avete fatto spesso quest'anno. Se non iniziate a fare un esame di coscienza sulle vostre prestazioni, non potrete mai migliorarvi, perchè ogni volta sarete pronti a dare la colpa più a gli altri che a voi stessi. Poi finisce che perdi la testa... sul naso di Morata e torni a casa di nuovo sconfitto e umiliato.
Perchè alla fine la Juventus è scesa in campo solo per divertire il suo pubblico e lo si è visto. Una sfilata di giocate di fino, con Marchisio che ad un certo punto se ne beve tre. Sturaro che segna il suo primo gol in bianconero e Pepe che torna a segnare in Campionato. Gloria anche per Coman, assistman sul gol di Pereyra e autore di una spendida prestazione. Un epilogo di Olè, Olè... Con tutti i bambini gioiosi, sugli spalti o nell'ala dell'igresso agli spogliatoi ed i bagni dello Stadium salvi. La felicità esplosiva di questi piccoli tifosi di fronte ai loro idoli nella sfilata della premiazione. Tutto nel giorno del trentesimo anniversario dell'Heysel. Al 39' la curva espone lo striscione e i fogli con tutti i nomi di quelle vittime chiedendo rispetto, per queste anime troppe volte vilipendiate, ricordando che "nessuno muore davvero se continua a vivere nel cuore di chi resta". Una splendida giornata da conservare e rivedere. Sono i giorni che ti ricordano perchè ami il calcio e questa squadra.
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