USA 2015 |
Tesoro mi si è ristretto il super eroe.
Da sotto gli stipiti della porta degli studios Marvel, L'uomo formica entra a far parte della famiglia Avengers come un topo d'appartamenti... o forse dovrei dire, come una formica da appartamenti. Lui che era già presente nella famiglia a fumetti entra anche in quella cinematografica, presentandosi con questa specie di "spin-in" che sa di prologo.
Da grandi responsabilità... scaturiscono piccoli supereroi, letteralmente minuscoli. E' quello che capita a Scott Lang, ingegnere elettronico divenuto una sorta di Robin Hood dell'effrazione per aver rubato ai ricchi (una azienda scorretta) per dare ai poveri. Reclutato con un escamotage dallo scienziato Hank Pym, inventore della particella Pym capace di rimpicciolire (o ingrandire) le cose e le persone, Scott avrà l'opportunità di redimersi agli occhi del mondo e di sua figlia.
C'è un pizzico dell'antieroe in questo personaggio, giusto all'inizio e giusto una formica, come c'è quel pizzico di umorismo che ricorda vagamente (ma non troppo) gli antieroi de I guardiani della Galassia. Non a caso si sarà scelto il regista comico Peyton Reed (Yes Man). Ant-man però è un supereroe spassoso chiamato a fare da contraltrare a quel musone di Captain America, quindi per giocare da titolare a differenza dello spin-over dei "Guardiani". Spin-in perchè in questo capitolo risultano evidenti le connotazioni di presentazione, il che potrebbe lasciar sperare per il seguito. La prima missione è una sorta di allenamento e presa di confidenza con i poteri, come accadde con Amazing Spider-Man. Sicuramente tra i supereroi più "umani" che ci sono tra Avengers.
L'uomo formica trasferisce la lotta in un piano microscopico, rendendo i combattimenti spettacolari grazie alla visione insolita degli oggetti quotidiani che divengono enormi. La leggera vena umoristica fa il resto, rendendo questo film davvero gradevole e a volte ai limiti della parodia, come quando incontra Falcon. Certo per i miei gusti i Guardiani restano un altro livello, ma questo riguarda i miei gusti personali e la maniera in cui concepisco il cinema; ed Ant-Man si difende bene. Ad ogni modo è un nuovo acquisto che porterà grandi benefici alla squadra, se sfruttato nel modo giusto.
Nel cast oltre al vecchietto Michael Douglas, che "ringiovanirà al computer" per presentarci un breve prologo, vecchi e nuovi incontri. Ritroviamo la femme fatale di Lost: Evangeline Lilly assieme a Corey Stoll: il dottore/acchiappa-vampiri della serie di Gulliermo Del Toro (The Strain) attualmente in onda in Italia sulla Fox.
Ah... e penso sia inutile ricordarvi di rimanere seduti fino al termine di tutti i titoli di coda per le due scene bonus a cui la Marvel ci ha abituati. So che lo sapete, ma non si sa mai. A volte ti trovi seduto vicino a "soggettoni" che sembrano NERD lontani un miglio e che poi si alzano sui titoli con le luci ancore spente. Ma forse non ci sono più i NERD di una volta.
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