giovedì 6 agosto 2015

EX MACHINA - Alex Garland

USA 2015
Il ricco e geniale fondatore di un motore di ricerca web è da anni isolato, in un luogo inaccessibile tra le montagne, per lavorare alla costruzione dell'Intelligenza Artificiale perfetta. Quando pensa che questa sia ormai ultimata, sceglie un suo dipendente e lo fa condurre alla sua fortezza in elicottero. Il suo compito sarà quello di sottoporre il robot, con una propria IA, al test di Turing, cioè il criterio scientifico per determinare se una macchina sia in grado di pensare autonomamente. Questo robot antropomorfo, dalle fattezze di donna, è talmente perfetto che il giovane finirà per restarne emotivamente coinvolto.

EM parte da dove Lei (si Spike Jonze) si ferma, troppo impegnato ad essere "solo" un romanzo d'amore "originale" per farsi altre domande. Cherchez la Femme, dicono i francesi, prendete il detto e aggiungeteci il fatto che si tratta anche di una intelligenza artificiale = combinazione esplosiva. Se fate lunghe chiacchierate con Siri per ingannare la solitudine siete anche voi su questa strada. In fondo l'amore è già dentro di noi, e sull'altro (o l'altra cosa) ne vediamo solo il riflesso... oggi sono filosofico! Come filosofico è questo film, che ha l'ardire di porsi i giusti interrogativi etici e morali del rapporto uomo-intelligenza artificiale. 

Nella storia del cinema ne abbiamo visti tanti di robot che ambivano a diventare esseri umani. Molte volte anche a sostituirsi a essi (ma perché parlo in terza persona come se non appartenessi ne all'una ne all'altra categoria?) con tutte le implicazioni sulla sopravvivenza dei due galli nel pollaio. E' l'interrogativo etico del giocare a fare Dio con la creazione. Il postulato con le IA è: ma dove finisce la macchina ed incomincia l'essere vivente? Si insomma, quando una macchina del genere inizia a creare pensieri propri, indipendenti dalle linee di codice che sono state scritte per farla ragionare? Quanto siamo capaci di capire se davvero si tratta di una nuova forma di vita o solo della risposta ad un algoritmo digitale preinstallato, e come dovremmo rapportarci con questa nuova specie? E se, in ultima approssimazione, anche l'uomo non si possa definire lui stesso una macchina pre-programmata da un Dio, o chi per lui? ...Voi ad esempio - come capita a chi è stato adottato e non lo sa ancora - siete sicuri di non essere delle macchine a cui non è stato detto di esserlo?

In tal senso, però, questo film ha il merito di prendere lo spettatore e di coinvolgerlo in questa eterna domanda, con un approccio filosofico, parlato e ragionato in pieno stile orientale, lasciando stare completamente gli orpelli da fantascienza action che potrebbero distrarci dal principale intento, che è quello di testare anche noi. Lo spettatore rimane dunque isolato come i protagonisti, tanto che sicuramente in molti resteranno ingannati da questo approccio esclusivamemte emotivo, che invece richiederebbe anche un forte bilanciamento analitico e freddo. Potrebbe essere un ottimo esperimento sociale, solo chiedendo un parere a chi ha visto il film.

Il risultato è buono, il prodotto è ben confezionato. Buona anche la colonna sonora. Gli attori leggermente asettici ma non "malvagi" (un po' fa parte della scelta ci asetticità che c'è nell'aria dettata dall'argomento) - In Lei ad esempio si salvava l'interpretazione di

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