lunedì 5 ottobre 2015

Serie A 7> Juventus vs Bologna 3-1 – Mobbasta

Citando Maccio: "Mobbasta". Ma mobbastaveramenteperó. Perché ogni pazienza ha un limite (e ogni limite ha una pazienza). Non è che adesso ogni squadretta può venire e banchettare a Torino. Non con noi che attacchiamo per un'intera partita e loro che restano chiusi e assediati per poi evadere verso il primo tiro in porta... quello vincente.  Eccheccavolo! Stavolta la Juve ha detto basta, la quarta non è passata. Non il Bologna. Non dopo quattro anni di JS la Fortezza... Ma ancora una volta l'inizio è stato shock.

Vecchio e ritrito copione, quello che ormai gli allenatori fanno studiare ai loro giocatori: "fateli attaccare, tanto ci basta un tiro in porta". Come nel film Bulldozer, dove la squadra di Bud avrebbe vinto la partita se fosse riuscita ad andare, anche una sola volta, in meta. Ci prova anche il Bologna. Siamo ancora al 5º. La difesa si perde Mounier. Tiro. La palla passa sotto il culo di Buffon e dopo averglielo pulito entra. Taac, 1-0. Emmó vatti a recuperare pure sta partita! Ma la difesa? E Buffon? Niente oh, si smadonna anche oggi!

Eccolo, il solito panico tattico di una squadra che sente di non meritarselo e che continua ad attaccare in modo frenetico e non lucido, alla ricerca del gol che la riaddrizzi. Perché come detto decine di volte il problema è nella testa. Quando vedi Cuadrado sgroppate da Dio sulla fascia, col suo cognome che sta ad indicare il rapporto esponenziale che c'è tra la sua accelerazione e quella dell'avversario, e capisci che i suoi sforzi non finiranno nelle immagini da conservare, perché non portano a un gol, ti rode. Forse anche più di non aver fatto gol. Tipo quando chi è in aria pecca di egoismo e non la passa al "tutto solo" di turno.

Ma come detto c'è sempre un limite e questo limite l'ha tracciato il solito Morata. Dopo un cross di (mancoaddirlo) Cuad, sporcato da un difensore. Il pareggio porta un'aria nuova nelle teste bianconere e il secondo tempo è tutta un'altra storia. Non resta che attaccarsi al rigore, come di solito fa l'altipopolo anche quando il rigore c'è e il difensore non protesta nemmeno. Perchè non è che adesso dobbiamo munire le maglie di sensori di pressione, perchè voi non vi fidate. Se la trattenuta c'è e si vede don't break our balls. Vabbè ma la domenica sportiva deve fare il suo solito mestiere, ed Antinelli deve litigare su Twitter con Ravezzani in merito. Siamo in vantaggio con Dybala, ancora lui su rigore a salvare il JS, e voi dovete farvene una ragione. Uscite, andate a guardarvi Lazio-Frosinone o la classifica, ancora bella per voi. Noi, pare si sia perso uno bravo sulle punizioni (in attesa di vederle tirare a Dybala e non a Pogba) e si sia guadagnati uno bravo coi rigori.

Perdipiù il crucco tunisino Khedira ci tiene a puntualizzare che il divario debba andare oltre un misero 2-1 di rigore. Isacca di testa a conclusione di una splendida azione corale. 3-1 e silenzio! Eccolo l'uomo in più a centrocampo, che serviva! Inutile che Delio frigni, vi è andata anche di lusso. Si perchè come detto c'è un limite. Non potete pretendere di andare in casa d'altri, barricarvi come in un film di John Carpenter e passarla sempre liscia. Andate a rivedervi quel gol che si divora Morata a porta libera o quando ci fermano si fuorigioco inesistente e con l'uomo lanciato in solitaria. Credete che la fortuna sia infinita e avete anche la sfacciataggine di pretendere che sia così ogni volta? E no! Perchè come dice il vecchio Jack Burton, Ora basta!

Nessun commento: