domenica 9 aprile 2017

Serie A 31> Juventus vs Chievo 2-0 – Il piede e la mente


Datemi Dybala e ti solleverò il mondo, pare che avesse detto Archimede. Se poi c'è Higuain a fare da fulcro, allora è fatta. Nella sfida di mezzo tra le due Barcellona (quella d'imitazione e quella originale) la missione era sfruttare il turno agevole delle grandi, impegnate contro le ultime della classe (eccetto Lazio-Napoli) senza sacrificare il campionato all'altare della Champions, bella ma "fatale" [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. Missione compiuta dunque, ora testa a Martedì.

Prima della grande prova è forse, paradossalmente, più pericolosa la rilassatezza che certe avversarie ti possono dare o il dispendio di energie di un big match? Io onestamente preferisco Chievo e Pescara.

Anche se, ancora una volta l'elemento empirico ce lo offre lo stesso Barcellona (quello originale) che in odore di Champions torna da Malaga con lo stesso passivo con cui il Chievo torna da Torino. Morale: Mai lasciare che quel pensiero (seppur inevitabile) ti attanagli, limitandolo il più possibile, che tu giochi con Chievo e Pescara o con Napoli e Roma.

Una doppietta di quello che "non segna mai" liquida gli scaligeri con il minimo sforzo necessario. Ma l'ingegnere della partita è Dybala. Pipita-Joya, piede e mente. Paulo inventa e Gonzalo brevetta. La coppia gol bianconera più prolifica dai tempi di Del Piero-Trezeguet. Qualcuno dice, addirittura, dai tempi di Charles-Sivori. Fatto sta che il signor "non è quello dello scorso anno" a meno sette dal termine ha già fatto 21 gol... alla Juve... dove segnano anche i difensori e nessuno ti passa la palla sempre e comunque come "altrove".

Il Chievo ha fatto quel che ha potuto, sfruttando i piccoli sfiati concessi dai bianconeri ma se hai Dybala in squadra ti basta poco. Eppure Gonzalo ieri avrebbe potuto anche farne quattro di gol, invece di due. peccato che quelle due girate in area (di sinistro e di destro) ci abbiano solo strozzato l'urlo del gol in gola. 

Gli altri fanno il compitino senza spingere troppo il piede sull'acceleratore, ognuno di loro attento a non superare i propri limiti di velocità inutilmente. Come al solito però si aspetta sempre un po' troppo per chiudere queste partite. Un uno-due rapido è sempre gradito in luogo dell'attesa di un raddoppio all'84, perché nel calcio può capitare di tutto, e spesso quest'anno il Mister si è sgolato a tal proposito. Troppo macchinosa la manovra e contropiede non sfruttati al meglio. Ma ancora una volta ci sta e non bisogna fare gli schizzinosi. Ripeto, per avere esempio concreto basta guardare il Barcellona col Malaga.

E mentre gli ultimi ritardatari corrono su Amazon a comprare la sciarpa del Barça - Magari iscrivendosi a Prime per riceverla in tempo - la Juve aggiorna il suo pallottoliere record a 32 vittorie interne consecutive. Noi in lotta sui tre fronti voi mercenari del tifo al soldo del vostro odio.