domenica 17 dicembre 2017

Serie A 17> Bologna vs Juventus 0-3 – Lapsus e rivalse


La Juve a Bologna con la voglia di riscattarsi da quell'immeritato e balordo pareggio interno con l'inter. La diciassettesima giornata scende, allora, a riscuotere un po' di debiti accumulati dagli spallettiani, mentre la Juve si pappa il Bologna in tre bocconi. Nel week-end in cui si è chiamati a coprire le solite magagne da VAR, i bianconeri si tolgono anche qualche sassolino dalle scarpe.

Un Sabato passato a leggere di Mihajlovic che tifa Napoli per lo scudetto, alla vigilia di Torino-Napoli per poi perdere male e miseramente. Della serie "a parti invertite sarebbe scoppiata la guerra civile". Rilassato e sorridente nelle interviste post-gara, ricordando la diversa reazione avuta dopo il Derby.

A Bologna per sbugiardare il lapsus di Caressa, dettato sicuramente dall'euforia di una vittoria ottenuta sul filo del triplice fischio, e con l'aiuto di un VAR benevolo, dalla sua Roma, ieri sera: "La Juve che giocherà male... che giocherà domani..." in cuor suo sperando che le due cose si fossero verificate contemporaneamente, in vista dello scontro diretto dell'antivigilia.

Invece la Juve non solo vince ma convince, col contributo fondamentale di due elementi chiacchierati, quali Alex Sandro e Matuidi. Nella settimana in cui i giornali si sono soffermati maggiormente sui (presunti) mal di pancia del brasiliano di fascia, Sandro parte titolare e gioca finalmente una buona partita, forse la prima dall'inizio di questo campionato. Il francese invece, sempre alla ricerca del primo gol, aggiusta la mira e realizza la rete che chiude i giochi.

Apre le danze Pjanic col suo marchio di fabbrica. Una punizione su cui Mirante sembrava arrivarci, ma che si insacca "a tradimento". Si capisce che qualcosa sta cambiando sotto il profilo della sorte. Finalmente mettiamo dentro anche le palle sporche e soprattutto subiamo molto meno dietro. Oggi controlliamo la partita già prima del raddoppio di Mandzukic. Non ci culliamo sul vantaggio, anzi produciamo occasioni da gol più nel secondo che nel primo tempo. Il 3-0 di Matuidi ci fa tirare un "finalmente" verso il televisore, visto le recenti occasioni buttate alle ortiche dal giocatore.

Una Juve che vince e convince, ma di cui (a Novantesimo) non si parla se non parlando di Dybala, che parte dalla panca, magari paragonandolo a Bonucci (Paola Ferrari) con i suoi malumori e mal di pancia dello scorso anno.

La Juve che giocava male e prendeva troppi gol colleziona un filotto di clean-sheet, restando il migliore attacco. Forse quando riprenderemo anche la migliore difesa, dal punto di vista numerico, riprenderemo anche la vetta della classifica. Finora rimaniamo più che in corsa, con un solo punto di svantaggio dal Napoli.

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