domenica 7 gennaio 2018

Serie A 20> Cagliari vs Juventus 0-1 - Federico e Bernardeschi

Se Cagliari-Juve fosse un film il suo protagonista  principale sarebbe Federico Bernardeschi... o meglio, Federico e Bernardeschi (per citare una vecchia canzone di Federico Salvatore). Uno fa il bello, l'altro il cattivo tempo. Schierato titolare dal primo minuto si prende i riflettori. Prende un palo, segna e per poco non ci costa un rigore contro. Ad ogni modo, Federico e Bernardeschi riescono a strappare via tre punti al Cagliari in una partita rocambolesca, che suona come una Cassandra finale per il VAR.

Meno male che arriva la sosta, verrebbe da dire. Perché queste ultime due partite di campionato hanno evidenziato nella Juve un periodo di appannamento mentale e forse anche fisico. In fondo è Sarri a dirlo, non noi, che i giocatori in questo periodo non vedono l'ora di tornare a casa per scartare i regali sotto l'albero... peccato che qualche anno dicesse il contrario (come da sua solita coerenza) ma in fondo, forse, non ha tutti i torti, nel senso che non siamo ancora abituati a scendere in campo a Natale. Dobbiamo concederglielo. In fondo se dici tutto e il contrario di tutto, ti capita di aver anche ragione.

Ieri temevo proprio il clima da ultimo giorno di scuola, un clima che si palesa soprattutto nel secondo tempo. Un secondo tempo scorbutico, fatto di falli, infortuni e gioco spezzettato. Oltre al solito Chiellini con la fasciatura blu in testa, ormai parte integrante del suo look, c'è un Dybala che si rompe di nuovo. Meno male che c'è la sosta, anche per questo. Sperando che la cosa si ridimensioni il più possibile, è sempre il Berna che ora dovrà tenersi a disposizione più del solito, scalpitando per girare un sequel, si spera meno movimentato.

E meno male che c'è la sosta, pure per le chiacchiere da bar... anche se siam sicuri che in molti sapranno sfruttare al meglio questo tempo a loro disposizione per scrivere libri pieni della loro sapienza e odio. In fondo, questi, di questo tempo sapranno che farci, di sicuro meglio di noi che abbiamo solo bisogno di far riposare gli uomini.

Come già anticipato in Juve-Toro, ieri si sancisce la morte del VAR per mano dei suoi stessi creatori. Col Torino si disse fosse colpa dell'arbitro e non del VAR, "perché è andato a vedere le immagini ed ha deciso a favore della Juve. Quindi l'errore è di Doveri e non del VAR". Qualcuno aveva voluto così salvare in extremis il dio VAR dagli attacchi dei loro simili, come se al VAR Doveri non ci fosse mai stato e non avesse anche sbagliato clamorosamente. Ieri invece l'arbitro non va a vedere le immagini affidandosi al Silent Check, quindi di fatto fidandosi del VAR, ma per il presidente del Cagliari (tifossissimo dell'Inter) è stato peggio del gol di mano preso col la Roma, perchè "avrebbe preferito fosse andato a vederlo". E chissenefrega se solo tre giorni prima hai avuto il caso contrario e ci si è incazzati lo stesso.

La schiera di chi pensa che il VAR sia un dio diminuisce sempre più, riducendosi a qualche solito noto che pur di farlo vivere si contraddice sui social nel giro di una settimana. Senza citarli tutti basta solo ridere sul napoletano sfegatato Varriale, che dà a Mauro del fazioso... lui... che dà del fazioso... a qualsiasi altro uomo su questa terra. O anche solo Telese, che dice che "col Cagliari da oggi si può giocare con le mani" e non sai se sia obbiettivo, mettendo in mezzo anche il gol di mano di Fazio al "novantoltresimo" minuto o se metta a segno un autogol clamoroso (l'ennesimo) senza accorgersene.

Insomma anche contro gli stessi juventini boccaloni, come Cassandra ad inizio anno andavo dicendo che tutti avrebbero osannato il VAR finché avrebbe continuato a sbagliare contro la Juve ma che tutti avrebbero strappato il foglio e iniziato a scriverne uno nuovo, al primo errore pro-Juve. All'improvviso la Juve compra anche il VAR. Oh! finalmente è arrivato il bonifico, cominciavo a preoccuparmi. Stanco di sentirmi dire che questo sarebbe stato l'anno zero e che col VAR tutto era più bello, e sano e giusto, sì... come dopo calciopoli, quando tutto doveva cambiare, anche e soprattutto nella testa degli antijuventini.

Cari juventini fatevene una ragione, e parlo a voi che in teoria dovreste stare ad ascoltare un vostro collega di tifo, l'odio per la Juve è sport nazionale. Più del calcio stesso. Immortale più dell'odio verso gli immigrati, i terroni, i polentoni, persino più della repulsione per pizza all'ananas. Miei cari rassegnatevi anche voi, dopo di loro: il VAR in Italia è inutile. 

Inutile perché, non solo non elimina l'errore, ma perché quando questo si verifica è più grave di prima che il VAR non c'era a rimediare.
Inutile perché l'errore stesso, anche essendo più grave di prima, sarà accettato da tutti, ma solo fino al prossimo errore pro-Juve.
Inutilè perché, non potendo eliminare gli errori pro-Juve, se non decidendo contro questa sempre e scientificamente, anche le cosa buone passeranno in secondo piano
Inutile perché non elimina né l'odio, né il pregiudizio, né la teoria del complotto, né i sassi contro il pullman, ne gli agguati agli autogrill.

Pensate all'episodio di razzismo contro Matuidi, non ci fosse stato quel mani di Bernardeschi si sarebbe parlato di quello, invece anche questi episodi impallidiscono di fronte ad un rigore non fischiato contro la Juve.

E dire che Allegri (come noi d'altronde) l'aveva detto come sarebbe andata a finire. Che prima o poi tutti i nodi sarebbero venuti al pettine col VAR, ma gli stessi che oggi si ribellano sono quelli che: "non sia mai si metta in discussione simile dio". Il VAR, in fondo, è una splendida illusione, quella di un pacificatore universale che trasformi il calcio in uno sport e non nel gioco della guerra civile. La fantaguerracivile di cui ognuno di noi ha bisogno, per sfogarsi nei confronti del prossimo solo perchè ha una fede (calcistica) diversa dalla nostra. Bello sognare, ma tanto poi "arriva il bonifico".

Nessun commento: