lunedì 16 aprile 2018

Serie A 32> Juventus vs Sampdoria 3-0 - Douglas Energia

Questa storia inizia un pomeriggio di Novembre, con una sconfitta a Marassi. Emanuele Gamba (il solito) in un articolo di Repubblica, che sembrava molto più il post di un blog anti-juventino concorrente, titolava: "Sampdoria-Juventus 3-2, i bianconeri si svegliano tardi e scivolano a -4 dalla vetta" celebrando a modo suo la caduta. Da allora siamo passati dal massimo svantaggio sulla prima (-4) al massimo vantaggio sulla seconda (+6) inanellando una serie di 17 vittorie e 2 pareggi... e pensare che per Gamba "La Juve è vulnerabile, questo è il verdetto dei primi tre mesi di campionato".

"La Sampdoria ha dato una lezione alla Juventus, le ha sbattuto in faccia un modo sublime di fare calcio e di farlo con sottilissima intelligenza, con coerenza, con compattezza e con quell'umiltà con cui ha piano piano smantellato l'arroganza bianconera e anche la prosopopea di Allegri" così esordiva il Gamba, infarcendo il proseguo dell'articolo con vari: "finora ogni volta che il livello di difficoltà si è alzato, la Juve ha inciampato", lamentandosi del fatto che "I bianconeri hanno protestato spesso, anche esageratamente e spesso fuori luogo, perché è vero che Guida ha arbitrato malissimo (quindi un motivo c'era dunque!), ma l'ha fatto da entrambe le parti" (Ah, vabbè allora cambia tutto, Guida promosso).

Ora, non per dare tanta importanza a questo solito noto, ma era giusto per prenderne uno dal mazzo per ribadire un concetto che dopo sette anni avrebbe dovuto essere chiaro: non si vende la pelle della zebra prima di averla uccisa. E proprio come nulla è ancora finito adesso, con sei punti di vantaggio a sei giornate dalla fine, figuriamoci se poteva spaventarci uno svantaggio di quattro punti quando eravamo ancora alla tredicesima. L'unico avversario che poteva (e che può) impensierire questa Juventus è stato sempre e soltanto la Juventus stessa.

Dopo quel Sampdoria-Juventus è iniziato il nostro vero campionato. Anzi, con un occhio attento si potrebbe dire che è iniziato addirittura in quella partita, ricordando la reazione finale (anche se tardiva) in cui la Juve da 0-3 passa al 2-3 e sfiora il clamoroso riaggancio. A dimostrazione che i black-out del periodo erano una questione di testa e non di fine di un ciclo.

Alla vigilia di Juve-Samp ad esempio, non esageratamente ho definito questa gara come la più difficile del campionato. Non era detto infatti che la rabbia di Madrid sarebbe stata effettivamente un punto di forza. Perché anche la rabbia va incanalata e per farlo serve comunque testa. La misura l'abbiamo avuta nei primi minuti di gioco, giocati in modo troppo frenetico e inconcludente, prima che l'ingresso di Douglas Costa incanalasse rabbia e partita sui binari giusti. Tanto che l'infortunio di Pjanic diventa un episodio della sorte che ancora una volta siamo stati capaci di rigirare a nostro vantaggio.


E pensare che quando il brasiliano venne, molti fessacchiotti risero dell'ammontare del suo riscatto, quei 45 milioni che, con i prezzi gonfiati del mercato di oggi, sono un vero e proprio saldo, considerata la caratura del giocatore in questione. Se ne sono accorti anche a Madrid, il brasiliano è letteralmente immarcabile. La sua velocità è stata la corrente che ha polarizzato l'attacco di Juve-Samp e se ci fosse anche un palloncino per chi fa tre assist in una partita Douglas ne diventerebbe collezionista. Tanto più che parliamo di tre assist che equivalgono a tre gol. Una vittoria che parte da lui e si concretizza con le finalizzazioni di Mandzukic, Howedes e Khedira.

Howedes, avete letto (e visto) bene. Il tedesco che manca da un girone intero, dato che la sua prima e ultima apparizione risale all'andata col Crotone (che ritroveremo mercoledì nel turno infrasettimanale) la insacca di testa in una riproposizione della rete che Cuadrado (ieri alle sue spalle, pronto a ripetersi) mise a segno contro il Milan. Ma la cosa più sorprendente vista ieri del tedesco non è l'aver segnato dopo mesi di infortunio, nemmeno l'aver proposto una prestazione da veterano, ma il fatto che abbia imparato l'italiano meglio di Khedira. Certo Sami potrà anche controbattergli che ha avuto più tempo per studiarlo, visto che è stato libero fino a ieri, comunque lascia una buona impressione anche nei tifosi. Sempre con la speranza che non si fermi di nuovo troppo presto.

Tre a zero e la Juve sfrutta a pieno lo stop del Napoli a Milano, dove tra Milan e Inter non ha portato via neppure un gollettino. E pensare che per una stagione intera Sarri ci aveva frantumato la uallera con la storia del giocare sempre dopo la Juve, poi gli capita due volte di giocare prima e perdere 4 punti. Ma quanto vi fanno male le chiacchiere?

Lo stimolo per continuare a vincere ce lo danno infatti queste cose, avversari come Sarri e giornalisti come Gamba. Più per la soddisfazione di rileggerli dopo un po' di mesi, in un misto di rassegnazione e speranza latente camuffata da scaramanzia: "Adesso la Juve ha sei punti di vantaggio sul Napoli: significa che domenica potrebbe perdere il confronto diretto senza pagare un prezzo salato a un'eventualità di questo genere". Grazie lo stesso, ma vorremmo declinare l'offerta e cercare di vincere anche quella, se possibile.

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