venerdì 20 aprile 2018

The Walking Dead - ottava stagione [Serie Tv 2017-18]

Ottava stagione di The Walking Dead, soliti problemi. Ormai si potrebbero scrivere pensieri sparsi e poi ricopiarli l'anno successivo, funzionerebbero comunque: il succo gira e rigira è sempre lo stesso. Una serie che dopo le prime fortunate stagioni ha sempre più faticato a trovare qualcosa di realmente interessante o "nuovo" da dire, e ok, non è che ti puoi inventare chissà cosa in un mondo post-apocalittico dominato dagli zombie, però replicare ad ogni stagione la stessa trama è un po' eccessivo: Rick e i suoi sono felici e contenti nella loro nuova comunità, all'improvviso la minaccia di un villain che scombussola tutto, Rick e soci accoppano il cattivone e trovano una nuova comunità. Nel mezzo una serie di dialoghi pseudofilosofici e spesso senza senso sul senso della vita. In questa ottava stagione qualcosina però stranamente cambia, per certi versi in meglio, per certi versi in peggio.

Oltre alla trama, la stessa struttura del telefilm è ormai rodata da anni e riproposta quasi come in una catena di montaggio più che in un telefilm:

- prima puntata bella
- sei puntate inutili
- mid-season finale bello
- puntata seguente bella
- sei puntate inutili
- puntata finale bella

Quindi mi stai dicendo che sei qui per farmi sapere che tuo figlio voleva che facessimo la pace? Ok, pace fatta, a patto che tu mi dia tutte le tue provviste e mi conceda di uccidere tutti i tuoi uomini, mi sembra un accordo che può convenire ad entrambi, eh in effetti Carl è sempre stato un mezzo genio

E vai così, una sonora pernaccha a chi si aspetta sorprese. 4 puntate su 16 interessanti (se tutto va bene) in mezzo a tante infarcite di nulla cosmico. I momenti "morti" (ma i morti non dovrebbero essere quelli) sono infatti riempiti dalle solite supercazzole mascherate da discorsi profondi e pieni di significato. Provate ad esempio a rimanere seri quando Ezekiel (Carol gli chiede "Ma che cazzo ti ridi sempre?") con tutta la serietà del mondo, le/ci fa sapere che "Sento la fiducia suprema, o è il mio destino, il mio lavoro, semplicemente cercare la certezza? No e sì, sì e no, e poi, finalmente, sì ad entrambi". Perfetto. O perle da tramandare ai posteri come  "Sii coraggioso e lo sarai perchè sei coraggioso". Quanta poesia.
Per non parlare poi ovviamente di supercazzole viventi come Morgan (Mr "uccido tutti...no, non voglio toccare manco una mosca...no uccido tutti". Ma mettiti d'accordo con te stesso almeno una volta) e, soprattutto Eugene ("Io sopravviverò, è il mio imperativo biologico!"). Jesus invece si assenta per intere puntate per poi tornare e farci sapere che "uccidere è peccato". Mo me lo segno.
Ecco quest'anno come detto in effetti però qualcosa cambia...le prime due puntate sono probabilmente tra le peggiori della stagione. Annamo bene (cit.). Se prima almeno queste erano infarcite di tanta sana "azione liberatoria", qua invece assistiamo alla sagra dell'azione ignorante: proiettili sparati ad cazzium, mira peggiore di quella di una talpa bendata, deus ex machina ad ogni angolo (beh, parliamo pur sempre della serie che ti fa trovare un bidone della spazzatura dove nasconderti mentre stai in mezzo al nulla con decine di zombie che ti hanno circondato). Non va meglio nelle puntate successive. E si perchè o Negan è l'uomo più fortunato del mondo oppure i "nostri" sono i più fessi sulla faccia della terra, per decine di puntate riescono a mettere con le spalle al muro il sadico capoccia dei Salvatori ma:

- Ops, ho finito i colpi
- Vabbè, non è ancora il momento, ti uccido dopo
- Ma siamo sicuri che il vero scopo era uccidere Negan?
- Facciamola finita Negan, sei un uomo morto...alla prossima puntata
- Uccidere è sbagliato, ho ucciso tante persone ma Negan non merita la morte
- Posso uccidere Negan ma mi sa che spettava a Rick ucciderlo
- E se invece facessimo la pace?
- Perchè non vuoi fare la pace Negan? Così mi costringi ad ucciderti
- Ho deciso, ti uccido, ma poi ti salvo


Si passa insomma dalla vendetta come unica ragione di vita alla forza inarrestabile del perdono a seconda dei momenti: va bene una volta, due, tre, ma a sto punto viene da dare ragione a chi scherzosamente ha ribattezzato la serie "the talking dead"
Perchè, è inutile girarci intorno, i migliori momenti di questa serie sono quelli nei quali muore uno dei personaggi principali. E se hai paura perfino ad uccidere il villain mi sa che c'è qualcosa che non va.

Credevi di tendermi un'imboscata eh? Non avevi però previsto che la tua imboscata non era altro che una mia imboscata nella quale ti facevo credere di avermi teso un'imboscata per poi invece tenderti un'imboscata, sempre ammesso che questa non fosse in fondo solo una tua imboscata, ma non credo.

Poi però qualcosa cambia, un "colpo di scena" scombussola completamente le vicende, qualcosa di inaspettato e scioccante: muore uno dei personaggi principali. Ah ecco. Ed è così che anche la questione Rick vs Negan comincia sempre più a scivolare sullo sfondo. Se non altro in questa stagione si può dire che la "morte eccellente" viene giustificata meglio o comunque acquista un senso per gli eventi successivi (o almeno si spera). Che poi questo "senso" sia qualcosa di condivisibile è un altro paio di maniche. 
Ok ma dopo tanto penare ci regaleranno almeno questa tanto attesa "battaglia finale?" Si e no, per dirla come il saggio Ezekiele ma anche no e si, perchè come detto dopo quell'evento lì tutto è cambiato, tutti sono personaggi diversi, migliori, sostanzialmente incoerenti con se stessi (come al solito).
Stavolta visto che le idee sono proprio ridotte al lumicino ci regalano pure uno dei cliffhanger più insulsi e meno "acchiappanti" di tutta la serie, come a voler dire "qualcosa dovevamo inventarcela": il problema è che se non hai idee meglio non lasciare nulla in "sospeso" piuttosto che inserire forzature che non avranno manco risvolti immediati e sono l'ennesimo insulto alla coerenza dei personaggi (Jesus? Ma davvero facciamo?).

"E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".                                                                                                                                                              "Ezekiel, non so perchè ma sta frase mi sembra di averla già sentita"                                

E dire che il finale dell'ultima puntata in teoria non sarebbe manco malaccio e anzi si potrebbe pure arrivare ad affermare a buon diritto che a sto punto, per come stanno messe le cose, si poteva anche chiudere qui la serie (almeno un senso ce lo ha, un significato, una morale, quello che volete) ma evidentemente la mucca va munta fino alla fine. Vediamo allora nella prossima stagione "quello stupido dove voleva arrivare" (cambierà pure lo showrunner tra l'altro). Dipende da come se la giocano, potrebbe esserci una ventata fresca e rigenerante così come (temiamo) la solita ventata maleodorante.

PRO

- Qualcosina di diverso rispetto alla solita abusata formula
- Finale che tutto sommato poteva funzionare come finale della serie
- La "questione Negan" viene risolta (?)

CONTRO

- Solite puntate inutili infarcite di dialoghi noiosi
- Effetti speciali come al solito poco degni della portata della produzione
- Cliffhanger finale discutibile

Voto 6

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