sabato 12 maggio 2018

The Good Place - seconda stagione [Serie Tv 2017-18]

E' difficile per una serie tv comica riuscire a far ridere e allo stesso tempo offrire spunti di riflessione, una morale, un qualcosa che vada al di là della sola battuta fine a se stessa. Il 90% delle produzioni si affidano così al facile e sicuro doppio senso o, al contrario, risultano troppo "buoniste" per essere efficaci a livello comico-dissacrante. La prima stagione di The Good Place dimostrava invece che era possibile un perfetto connubio tra momenti leggeri ed altri più "impegnati" senza mai perdere di vista l'obiettivo primario: far divertire. Il merito principale della creatura di Michael Schur (Brooklyn Nine-Nine) era quello di offrire sempre nuove soluzioni e trovate, sviando il "gia' visto" e il banale, anche quando sembrava si ficcasse in un vicolo cieco. Il punto forte della serie insomma è sempre stata la trama.
Oltre ai momenti divertenti non mancavano infatti i continui misteri ed era sempre forte la curiosità di capirci qualcosa di più su questo strano aldilà e sulle sue regole (assurde e spiazzanti) oltre che sullo strano modo di pensare delle creature del Paradiso e dell'Inferno. I nostri 4 "dipartiti" si ritrovavano insomma sballottati in situazioni sempre più assurde e cercavano di venirne a capo provando a trovare la ricetta per la "felicita' eterna", ognuno a modo suo. Perchè siamo in paradiso? Si saranno sbagliati? Si può ingannare Dio? Come fare per adattarsi e sembrare come tutti gli altri? Perchè determinate azioni nel Paradiso hanno conseguenze imprevedibili? Queste (e tante altre) le domande che la serie ci poneva nella sua prima stagione, domande alle quali riusciva a rispondere con nonchalance per poi alla fine ribaltare tutto e chiudere con un finale a sorpresa intelligente e ottimamente ideato. La seconda stagione non solo non perde affatto questa sua "imprevedibilità" ma riesce addirittura ad offire ulteriori spunti e scene (e battute) memorabili.

 Normalmente il nostro sistema onniscente analizza perfettamente il profilo di ogni individuo e poi lo fa combaciare con quello di un'altra persona. Ma nel tuo caso il sistema ti ha fatto combiaciare con altre due persone. E' un evento rarissimo, come un doppio arcobaleno o qualcuno su internet che dice "la sai una cosa? Mi hai convinto, avevo torto"

"Ho già scelto la tua punizione personalmente, la più atroce che si possa immaginare: il tuo apparato uditivo non farà che trasformare tutto quello che sentirai in canzoni di Gigi D'Alessio e i tuoi occhi lo vedranno in tutti quelli che incontrerai, per l'eternità".
Se il cliffhanger col quale si chiudeva la prima stagione poteva far pensare che ci si incanalasse verso un percorso stravisto o addirittura verso una specie di "Ricomincio da Capo" in salsa divina, beh non è così. Bastano 2 ulteriori puntate per scombinare di nuovo le carte in tavola. Siamo insomma agli antipodi da serie tv comiche che si affidano ad un'ottima idea di partenza e la ripropongono ancora e ancora, spremendola fino a diventare noiosi e stucchevoli. The Good Place gode invece nel creare determinate aspettative per poi sviarle in maniera bizzarra ma sempre contestualizzata (i deus ex machina saranno tantissimi ma non peseranno mai sulla costruzione della trama), in pratica ogni finale di puntata può essere considerato un colpo di scena ed una svolta narrativa

Tutto è insomma sempre coerente, la sceneggiatura non è mai solo un canovaccio raffazzonato che tiene insieme una serie di battute, ma regala situazioni sempre interessanti. Pensiamo ad esempio a tutta la questione dell'etica e del "migliorare se stessi": non offrono soltanto lo spunto per una serie di siparietti comici, ma regalano intere puntate dove vengono messi alla berlina paradossi e questioni morali (il "dilemma del carrello ferroviario" non vi sembrerà più lo stesso). Si finirà insomma spesso per sorridere della natura umana, della morte, della vita e di argomenti che tutto sono meno che frivoli.

"E' ingegnoso il modo col quale vengono puniti i filosofi: li fanno andare ogni giorno a scuola nudi, e poi si ritrovano a fare un test in una classe in cui non sono mai stati. E poi li colpiscono con dei martelli. E quella parte non è così ingegnosa"

"Mi sento strano: da quando mi hanno detto che il mio corpo sarà triturato, mangiato dai cani dell'inferno e poi sputato via fino ad essere sparso nell'universo, non mi va di fare più niente. Ma voi umani le provate mai queste sensazioni?"
Se nelle prime 13 puntate il tratto dominante era il "mistero" e i tentativo dei nostri 4 di mimetizzarsi o adattarsi, in questa seconda stagione tutto ha a che fare con la fuga e con i nostri che da "ingannati" si trasformeranno in "ingannatori", costantemente braccati e col rischio costante di finire nella "Parte Cattiva". La "Parte Buona" cesserà quindi di assolvere alla sua funzione e verrà ricostruita, cambiata e infine distrutta. Il vero protagonista delle vicende quindi non sarà più il bizzarro aldilà e le sue assurde regole ma i 4 sventurati, che nel corso della stagione si conosceranno meglio, subiranno un'evoluzione e faranno definitivamente i conti col proprio passato. A loro si aggiungeranno Michael e Janet, che di fatto renderanno il quartetto un sestetto (non due persone, ma due "entità", con tutti i risvolti comici del caso). La cura riposta nella caratterizzazione dei personaggi (manie/fobie/tic, peculiarità) è ottima e a tratti ricorda un po' quella di serie affini (tipo la compianta Community) ma in un contesto totalmente nuovo. A far ridere saranno, come in quel caso, non le battute decontestualizzate, ma i momenti comici perfetti che si vengono a creare grazie all'alchimia dei personaggi.

"Vostro onore, ci guardi, ci siamo cambiati...hem siamo cambiati"

La seconda stagione di The Good Place insomma spazza via definitivamente i dubbi sulla "tenuta" alla lunga distanza del progetto, riuscendo perfino a rilanciare con nuove trovate e perfino nuovi personaggi (Derek). La cura riposta nella sceneggiatura e nella scrittura dei personaggi è degna di una serie tv drammatica più che di una comica e tutto questo avviene senza sacrificare il divertimento nudo e crudo. Cosa volete di più? 

PRO

- L'ottima alchimia dei protagonisti
- Trama meno "misteriosa" ma ugualmente appassionante
- Possiede una maturità più affine ad una serie drammatica che comica

CONTRO

- Non ha più dalla sua l'effetto sorpresa
- Le primissime puntate non sono al livello delle altre
- 13 puntate finiscono in fretta

Voto 8

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