domenica 19 agosto 2018

#SerieA 18/19 1> #ChievoJuventus 2-3 - Vizi Di Forma

I nuovi dettami del calcio moderno impongono si inizi un campionato pochi giorni dopo ferragosto, con il "galluccio" ancora da digerire nello stomaco e una scottatura da spiaggia ancora da "unguentare". Di certo il vecchio e populistico detto del: "coi soldi che guadagnano dovrebbero giocare sotto il sole e con 50 gradi" e magari anche con stallieri che li frustano, pur essendo così inflazionato che, a confronto, i prezzi di Wish sono prezzi da atelier d'alta moda, non risolve la situazione. Esordire alle 18 del 18 Agosto in Italia non è come farlo in Inghilterra e Germania, dove l'estate dura tre giorni lavorativi. Ieri scendeva infatti in campo uno squadrone che rischiava di rimanere più forma che sostanza. Se tutto è bene quel che finisce bene, in realtà (oltre i tre preziosi punti) sarebbe cambiato poco o nulla in ogni modo, anche se Bernardeschi non l'avesse insaccata nel finale, dato che siamo ancora all'aperitivo dell'antipasto della stagione. Così oltre a "bene" va anche "benissimo".


La prima di Ronaldo in Serie A apre il campionato di calcio 2018/2019, quello che per seguirlo tutto devi pagare tre abbonamenti: Sky, Dazn, e una bella fibra potente che supporti lo steaming live, ma nemmeno basta per sopperire alle bizze delle cagate di server improvvisati e messi su in fretta per accontentare una grande mole di utenti in contemporanea. Così I nostri "vecchi", che non han fatto ancora in tempo a capire come si usa Facebook, evitando fake news e virus, adesso devono scaricarsi programmi e "castare" i contenti sulle smart tv... Solo per questo la Lega Calcio dovrebbe indire corsi di aggiornamento gratuito nei circoli privati italiani. Nemmeno il sottoscritto, che un po' di informatica la mastica, ha potuto evitare lo spoiler dell'app dei risultati che ti avvisa del vantaggio prima di Now TV. Peggio è andata a quelli di DAZN, tra bestemmie e schemi neri.

Insomma in questo clima la Juve affronta il Chievo, bella stilisticamente ma con una forma ancora da ritrovare, tra giochi di prestigio col pallone e amnesie difensive che rischiavano di regalare il più dello sperato a chi questo campionato di A manco doveva disputarlo, ma che per un'altro tipo di forma, un vizio di forma, si troverà a raccontare di quel pomeriggio in cui Cacciatore e Sorrentino scongiuravano il primo gol in A di Ronaldo. Lontani i tempi in cui si sbattevano le squadre in B per sacrificare capri sull'altare italico, quest'anno l'hanno fatta franca tutte, o quasi tutte, con un buffetto, qualche punto da scontare in questo campionato (a volte tolto anche quello) e una B a 19 con la tarantella del riposo a turno.

Ad ogni modo, passati in vantaggio quasi subito e con il dominio assoluto del possesso palla, la Juve in maglia verdone pareva come quel cacciatore che vuole uccidere le mosche con la doppietta. Anche grazie ad un arbitraggio che verrà dimenticato in fretta (perché ci sfavorisce alquanto) si ritrovava sotto senza sapere bene come, con un rigore e mezzo non concessoci ed uno dato a loro. Giaccherini non esulta per rispetto, ma già tutta italia calcistica sognava prima del tempo, come d'altronde è erroneamente abituata a fare da sempre.

"L'autogol di Bonucci nella loro porta", chiamiamolo così per concedergli quello che neppure a lui spetterebbe, come lo stesso tabellino recita, rimette le cose a posto, forse anche con lo stesso Bonucci? Vedremo allo Stadium. Intanto la sua dose iniziale di fischi se li è presi, subito coperti da alcuni applausi. Anche lui, ancora fuori forma, causa il pareggio del Chievo con un'amnesia difensiva delle sue. Cancelo e Cuadrado ballano ancora la polka, infatti Allegri toglie proprio il colombiano e inserisce Bernardeschi. E' proprio il toscano belloccio a sfangarla sul finale, infrangendo i sogni di chi davvero voleva raccontare di una corazzata uscita ferita da un campo di provincia e di un inutile Ronaldo senza gol. E dire che ci avevano creduto, dopo quel gol-line-tecnology annullato ingiustamente, dato che è Sorrentino ad andare a sbattere contro Ronaldo, il quale si trova stretto nel sandwich tra lui e il difensore. Forse a Pasqua scappa la lacrimuccia a vedere lo sfortunato Sorrentino a terra privo di sensi e in questa favola che vuol sconfiggere il "drago verde" che, come tutti gli antiju, anche lui si fa in testa lo induce a "pulirsi le lacrime con le mutande" e ad annullare tutto.

Ma non è finita finchè non è finita. La vittoria mi sento di dedicala però ai tifosi dell'Hellas, più che ai poveri clivensi. Coloro che son riusciti a dettare legge su un prefetto (chissà che la domenica non vada anche lui in quella curva) che sotto loro ordine tiene chiuso un settore dello stadio per "non offendere i tifosi del Verona". Il mistero buffo di un calcio che dal 2006 ha fatto finta di fare piazza pulita, ma che continua a chiudere occhi orecchie e... non fatemi essere volgare... altro, quando non si tratta di Juve. 

Buon campionato a tutti.

Nessun commento: