martedì 21 luglio 2020

#SerieA 19/20_34> #JUVENTUSlazio 2-1 – non c'è esultanza senza tre


Ormai esulto solo dopo il 3-0...

Un castello abbandonato, in una notte d'inverno, in transilvania, fa meno paura di una rimonta in agguato negli angoli più bui di una partita della Juve. Ancora una volta il timore di gettare via un altro 2-0 ha aleggiato su di noi come la maledizione di un vecchio marinaio. Una partita tutto sommato in nostro controllo, nella quale non solo è mancato il 3-0 (quello che appunto mi avrebbe fatto esultare per un gol) ma sicuramente anche qualcosa di più. Una paura forse eccessiva, se vista col senno di poi, ma motivata dai tanti film horror in quest'ultimo mese abbiamo visto. Tutti i film horror hanno uno schema ripetitivo (una ragazza sola, una coppia appartata che fa sesso, una notte buia e tempestosa...) Il nostro schema è invece il 2-0. Perciò non bisogna mai fidarsi di certi fantasmi.

Accade praticamente tutto nel secondo tempo. Ronaldo, con una doppietta, era riuscito a superare Immobile nella classifica capocannonieri, portandosi a -1 dal miglior marcatore bianconero in Serie A di tutti i tempi. Il primo arriva su rigore, per (manco a dirlo) un fallo di mano inizialmente valutato fuori area, poi ripreso al Var. Il secondo su un contropiede "di rapina", dopo una palla persa a centrocampo dalla Lazio, attori Dybala e Ronaldo contro il difensore più arretrato, col primo che serve il secondo a porta sguarnita. Eccolo dunque il vecchio fantasma del 2-0. Dopo un'altra partita in nostro controllo, in cui la Lazio era stata veramente pericolosa solo su quel palo di Immobile nel primo tempo, che aveva pareggiato quello preso da Alex Sandro. I laziali in campo sembravano già rassegnati e "quelli al commento" continuavano a sottolineare le assenze della squadra di Inzaghi, di come era bella l'aquila prima del lockdown, ecc. ecc...

Poi la cacata di Bonucci, che non si intende con Szczesny sulla copertura e Immobile che si inserisce senza nemmeno bussare. Come Spinazzola contro l'Inter il giorno prima, in vantaggio sulla palla, invece di calciare la sfera colpisce goffamente il piede dell'attaccante. Un altro regalo che rischia di spostare gli equilibri. Un rigore che deve aver fatto incazzare di più CR7 che noi, ma che una bestemmia ben assestata ce l'ha fatta lanciare anche a noialtri.

Logico che chiunque in simili condizioni torni a crederci, anche una squadra bollita e rassegnata come la Lazio. E infatti sarebbe bastato davvero poco. Ancora una volta ha dovuto pensarci Szczesny a tenere fermo l'ago della bilancia, con una parata che vale come un terzo gol. Su una punizione destinata verso il sette lui allunga i guantoni e pone virtualmente fine alla gara.

A tal proposito: A volte si accusa Sarri di non sapere leggere le partite, per la scarsa incisività dei suoi cambi. Sapete dirmi in Serie A chi fa un cambio del genere (tra l'altro togliendo Dybala per Rugani) prima dell'esecuzione di un'occasione simile? Se per nostra disgrazia quella palla fosse entrata nell'angoletto... Come l'appiccicavi quella sostituzione! Sarebbe bastato aspettare l'esecuzione e valutare successivamente il da farsi. Magari fare comunque lo stesso cambio ma ponderandolo meglio.

Ad ogni modo tiriamo un sospiro di sollievo. In questo campionato di bolliti, in cui si vedono risultati pazzi che variano in pochi minuti, questa era la sfida tra due squadre cotte, a cui forse la Lazio arrivava più scotta e la Juve poco poco più al dente, ma che nelle condizioni attuali poteva essere da tripla, molto di più di qualche mese fa. Se infatti la Lazio sembra aver mollato già da qualche giornata, la Juve invece ha ampiamente dimostrato di non reggere i 90 minuti. Una squadra che nella stessa serata sembra in grado di poter vincere 5-0 e allo stesso tempo rischiare di perdere 2-3. Il gioco di Sarri non aiuta la gestione del risultato, spesso sembra che non la preveda affatto. Poiché se Inzaghi è rammaricato per quello che la Lazio ha regalato a noi non possiamo dire di non essere stati anche noi altrettanto generosi. Tutti e tre i gol sono arrivati da infortuni difensivi sfruttati dall'avversario, ma anche quel palo di Immobile nel primo tempo è arrivato per una palla persa in difesa da noi in modo sciagurato. Ecco che la Juve oltre ad avere creato di più è stata anche quella che ha sbagliato di meno.

Allora vincere questa partita era davvero importante e sarebbe stato un vero delitto non approfittarne. Un sospiro di sollievo dopo tre delusioni. Lo scudetto non è ancora aritmetico ma ormai mancano quattro punti in quattro partite. Perderlo sarebbe davvero una catastrofe storica.

Nessun commento: