sabato 8 agosto 2020

#UCL 1/8_R> #JUVENTUSlione 2-1 – Which future for Ju? –


I Sex Pistols cantavano "no future for you". Quale sarà invece il futuro della Ju? Come un gruppo Punk nato per distruggere le vecchie progressioni e del passato con una rivoluzione rischiosa e senza alcun calcolo, davvero rischia di durare solo un anno come quell'estate del 1977? Chi distrugge spesso non sa costruire. Allora speriamo di essere i Clash, quanto meno.

Ronaldo (l'unico veramente degno della maglia) ha il "grande merito" di illuderci, di tenerci incollati allo schermo fino all'ultimo minuto di una partita che senza di lui forse sarebbe finita prima e sullo 0-1. In una gara del genere dove si dovevano fare tre gol, da parte del resto della squadra l'impegno è stato troppo piccolo per essere definito da Juve. Una ciurma di pirati che fino alla fine non è stata capace di decidersi tra arrembaggio e ammutimemento. Arrivare alla partita (forse) più importante dell'anno con giocatori come Higuain (l'ameba depressa) e Pjanic (da mesi già sull'aereo per la Catalogna), senza Dybala, è già un grosso handicapp. Iniziare con un rigore inesistente contro è un doppio handicapp. Sarri si aggrappa stretto al suo scudetto per non cadere in mare in pasto agli squali. Chissà quanto gli servirà. Dovesse farcela dovrà ringraziare il fatto che la sua annata è responsabilità anche di chi l'ha voluto, e anche il poco tempo a nostra disposizione per trovare un sostituto all'altezza della squadra, visto che tra poco più di un mese si ricomincia.

Se salta la testa di Sarri infatti moralmente saltano anche le teste di Nedved e Paratici che l'hanno voluto e soprattutto non han fatto un mercato all'altezza dei precendenti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo vinto lo scudetto vero, ma siamo peggiorati in tutto. Più che sulla eliminazione in se (cosa che capita da anni) la nostra analisi critica si deve concentrare sulla nostra regressione rispetto alle altre Juve degli ultimi nove anni. Uscire non è stato tanto grave ma è il come che lo è stato.

Non dimentichiamoci che di fatto lo scorso anno Allegri saltò per una eliminazione ai quarti contro la rivelazione del torneo. Quest'anno invece abbiamo fatto ridere il pollo (col violino) della competizione. Forse la peggiore di quelle approdate ai quarti e persino agli ottavi.

Ripeto il 2-1 mi ha illuso poco, mi ha solo tenuto sveglio e con un pizzico di speranza ma il mio pronostico si è rilevato in tutta la sua spietata crudezza. Brutto da dirsi ma è così e capisco anche che davanti alla telecamera non si vada a far vedere l'amarezza e la rabbia. Ma noi non possiamo nasconderla.

Non intendo spendere nemmeno una parola sulla partita giocata né sullo scandaloso (l'ennesimo) arbitraggio. Voglio solo dire a questa squadra che dopo nove anni il tempo della mia difesa d'ufficio sta per scadere. Ora quello che voglio vedere è come questa dirigenza si muoverà sul mercato e sono consapevole che sarà davvero dura riuscire a riconquistare la mia fiducia. Dopo l'anno più duro infatti sono quasi convinto che sarà anche la campagna acquisti più dura di sempre. Chi l'anno scorso ha steccato non vedo come possa fare meglio in così poco tempo.

Prego e spero sinceramente di essere smentito ma la vedo davvero dura. Posso solo incrociare le dita.

Al prossimo anno.

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