giovedì 7 gennaio 2021

#SerieA 20/21_16> #milanJUVENTUS 1-3 – Chiesa scaccia diavolo


Se Babbo Natale è riuscito a dimenticarsi di noi, la Befana non l'ha fatto. Nella sua calza, oltre alla vittoria contro il Milan (primo in classifica), sono arrivate anche le sconfitte pomeridiane di Inter (seconda) e Napoli (scavalcato). Un treno preso al volo per restare ancora aggrappati alle residue speranze di scudetto, recuperando qualche punto sulle prime. Una giornata piena di cioccolatini dopo una vigilia di incertezze. 

Con due positivi last minute per parte, infatti, fino a mercoledì mattina è aleggiato persino il rischio che questo Milan-Juve potesse anche saltare, il che avrebbe incasinato ulteriormente un calendario già per noi “sub iudice”. A quanto pare, però, l'ASL di Torino e quella di Milano, messe insieme, non devono essere tanto potenti quanto quella di Napoli, dove ad esempio se sei un politico ipocrita come De Luca puoi persino scavalcare la fila per il vaccino. Nel frattempo la Juve era già partita per Milano senza lasciarselo dire due volte. La partita si giocava come da protocollo e (per questa volta) il precedente innescato dal CONI veniva scongiurato.
Anche all'ex San Paolo si è giocato. Uno Spezia falcidiato dal Covid, si è presentato in orario e ha persino vinto la gara, in dieci e in rimonta, contro i furbetti dell’ASL con la maglia dell’Argentina. Se non è stata una giornata dolce questa...

Ma è stata soprattutto la serata di Chiesa. Chi più di lui per esorcizzare il diavolo? Con un gol di destro e uno di sinistro affossa i primi in classifica e finisce persino per fare un favore all'Inter (oltre che a noi, naturalmente) che in silenzio, e con un po’ di vergogna, era li a sperare in una nostra vittoria per rimediare alla propria sconfitta. 
Una vittoria caparbia di una Juve che non si è fatta scoraggiare dall’ennesimo episodio contro. Non siamo stati capaci di mantenere il vantaggio di Chiesa, su assist di tacco di Dybala, indenne fino all’intervallo ma il pareggio del Milan nasce da un evidente fallo non fischiato su Rabiot. Insomma l’episodio ormai è immancabile ma il fatto che si sia reagito prontamente è stato un buon segnale. Appena riprende il gioco, dopo il gol di Calabria, la Juve corre già verso la porta rossonera e va vicino al nuovo vantaggio con Ramsey, che tira loffio e centrale su Donnarumma da ottima posizione.

Anche nel secondo tempo non mancano, le ripartenze, le verticalizzazioni e le buone occasioni, fino a quando Chiesa non decide di chiuderla di sinistro da fuori area. Poi è solo un gestire il risultato in attesa della ciliegina McKenny, grazie ad una bella azione in solitaria di Kulusevsky che deve solo servirlo in area. Lo svedese che c'era, ci aveva già provato prima sull’altra fascia ma senza lieto fine. Vero Ronaldo non ha fatto granché ma impone comunque la sua presenza in campo attirando su di se avversari come la carta moschicida e aprendo gli spazi per i compagni.

È stata la vittoria dell'orgoglio, della voglia di voler dire ancora qualcosa, quando in molti pensavano fossimo già condannati. Speriamo che questa vittoria possa darci quel morale che ci serve per ricominciare in maniera migliore il nuovo anno. Un nuovo anno che sinora si è aperto discretamente, non fosse altro perché finalmente riusciamo a vincere un match di alta classifica, dopo una serie di amari pareggi. Da qui in poi infatti ci saranno solo questi match, a distanza ravvicinata di calendario e classifica, perciò è bene abituarsi.

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