mercoledì 10 febbraio 2021

#CoppaItalia 20/21_Semifinale R> #JUVENTUSinter 0-0 – Il luko, il gatto e il dito medio


Hanno passato una settimana a rimpiange l'assenza di Lukaku, magari col timore che potesse arrivare una squalifica che alla fine rimane persino sub iudice, ma comunque rimandata a dopo la Juve. Una settimana di "Ah se ci fosse stato Lukaku...", di "Inter Lukaku dipendente", di "Ritorno sarà diverso". Alla fine un olandese di 21 anni e un turco di 22 lo hanno annullato, annichilito, spento. Tra lui e Lautaro... non pervenuti. Le occasioni più clamorose della partita le ha avute la Juve (con Ronaldo) e Buffon è rimasto a smadonnare inoperoso.

A fine partita i media fanno notate a Pirlo quanto si sia allegrizzato nelle ultime due partite. Lui col suo classico aplomb accetta e rilancia, se questo significasse vincere quanto Max ne sarebbe più che felice oltre che onorato del paragone. Come con la Roma ha saputo adattarsi ad avversario e competizione, facendo un'altra partita di testa e ragionamento più che di impulso. Due partite simili ma con avversari totalmente diversi. Due occasioni per maturare come allenatore.

Contro la Roma, più propositiva in avanti, abbiamo saputo sfruttare gli spazi che ci han lasciato in contropiede. Contro l'Inter catenacciara invece ci è bastato giocare al loro stesso gioco, chiudendo noi la strada alle loro ripartenze, forti del vantaggio accumulato all'andata. Perché si sa che quando Conte deve fare la partita ed è costretto a proporre giorno spesso rimane schiavo del suo "piano A".

Ed è davvero inutile e fuori luogo che poi Andonio faccia l'offeso e vada in giro a chiedere un po' di sportività. Soprattutto dopo aver protestato come un ossesso, chiedendo rigore su quel giallo per simulazione non dato a Lautaro, con annesso dito medio mostrato alla panchina bianconera. Comprensibile che poi a fine gara Agnelli gli indichi dove può metterselo quel dito adesso. Una ciabattata sul terreno che a parti inverse non sarebbe passata così in cavalleria come in Rai, dove viene riproposta tre quattro volte solo per capire dove appellarsi per giustificare la mancata ammonizione. "Ah, ma ha colpito il piede di Bernardeschi, che se non fosse rimasto fermo sarebbe stato rigore". Altra prestazione epica del servizio pubblico, che ad un certo punto della partita ha però la decenza di oscurarsi da sola per qualche secondo.

La Juve oscura invece l'inter facendo turnover e con Morata e Arthur fuori dai giochi per influenza. Ci è mancato addirittura poco che non la vincessimo anche questa almeno due a zero. Ronaldo è riuscito a mangiarsi due gol, cosa non da lui da quella posizione, che uno sarebbe bastato per tirare giù lo stadio... ai tempi degli stadi aperti. Quando si è driblato la difesa e l'ha sparata su Handanovic.

Bernardeschi invece ormai mi fa solo tenerezza, non si è ancora rassegnato a se stesso. Quando Pirlo mette McKenny e Chiellini (sul finale) la partita è già in ghiaccio. Emblematica l'azione in cui Lukaku salta appoggiandosi su Giorgione ma il difensore riesce comunque ad arrivare di testa sulla palla. Per gli ospiti in Rai deve aver risentito di quella lite con Ibra, se ha offerto questa scialba prestazione.

Non ci resta che godere di questa qualificazione, consci che fino ad ora stiamo affrontando in modo egregio questo Februarius Terribilis. Dieci vittorie in dodici partite, riuscendo anche a raggiungere la nostra ventesima finale di Coppa. Ma siamo solo a metà, perciò poche chiacchiere e continuiamo così.

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