domenica 1 maggio 2022

#SerieA 34ª #JuventusVenezia 2-1 – director cut


Juve-Venezia pareva il remake del film dell’andata. Vantaggio nostro e pareggio di Aramu da fuori area. Pari pari. Sala diversa ma stessa trama e stessi attori. Pensate che questo non segnava dall’andata, contro di noi, anche lì con gol da fuori area, e contando anche questi due gol in tutto il campionato ne ha fatti solo cinque. A volte non serve la zingara per leggere il futuro. Ma a volte certi remake hanno la director cut, cioè un finale diverso. Stavolta questo film ha un lieto fine.

L’ottimo inizio sinceramente non mi aveva illuso più di tanto. Forse mi aveva fatto ben sperare, ma non di certo illuso. Troppe ne ho viste di queste partenze. Nel calcio se non segni, quando parti a razzo poi finisci a… avete capito la rima. Un inizio quasi sfavillante, in cui come al solito non si finisce l’animale ferito e si lascia allo stesso la possibilità e il tempo della riabilitazione. Il fumo si dirada e lasciamo troppi spazi di rioartenza. Il pareggio era nell'aria e si materializza come una sentenza già scritta.

Stavolta pero c’è di buono che abbiamo reagito, a differenza dell’andata, in cui dopo il gol ci siamo spenti e siamo tornati a casa prima ancora di finire la partita. Ma con gli attaccanti al concertone del Primo Maggio ha dovuto pensarci un difensore, il giorno del suo compleanno. Come quando era chiamato a battere i rigori in assenza di rigoristi.

Viviamo la solita e cronica paura del tiro in porta. Quasi volessimo che l’avversario non ci marcasse o si spostasse per farci entrare in rete col pallone. Manchiamo di cinismo e cattiveria e siamo anche sfortunati sull'ennesimo legno, stavolta colto da un Pellegrini in grande spolvero.

In questi frangenti ti tocca sperare nel futuro. Guardi la prestazione di Miretti e vedi un poco di sole. Troppi sono infatti quelli che spesso non fanno il proprio dovere, perchè magari sono già a fine stagione. Come Dybala, che come al solito quanto entra le prime due palle toccate equivalgono a due zuppe.

L’importante però erano i tre punti e tre punti sono arrivati. Anche senza i fronzoli ce ci avevano promesso i primi minuti. Ora non resta che agguantare quanto prima questo punto per la Champions matematica ed iniziare a programmare la prossima stagione. E che Dio ce la mandi buona.

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