venerdì 10 giugno 2022

The Boys Presents: Diabolical - serie TV (2022)


Così come è accaduto per Netflix, anche Amazon Prime Video per le sue serie di maggior successo ha cominciato ad adottare un approccio diverso da quello degli esordi: si sono sempre più moltiplicate le serie TV che arrivano "a pezzi" anziché in un'unica soluzione. Un approccio che era stato già utilizzato, ad esempio, a partire dalla seconda stagione di The Boys è stato quello di rilasciare le prime 3 puntate assieme per poi proseguire con un episodio a settimana. Stessa cosa per la stagione seguente.

Se quindi la serie principale è appena giunta sui nostri schermi ci vorrà un po' prima di vedere il finale della terza stagione. Nell' attesa però si può recuperare (se non lo avete già fatto) un interessante spin-off/antipasto pubblicato qualche mese fa: Diabolical. Si tratta in pratica di una serie antologica di animazione che vede alternarsi stili e registi diversi che hanno un solo filo conduttore: il mondo "antisupereroistico" creato da Garth Ennis. Inutile dire che l'idea sembra perfettamente sensata visto che di fatto The Boys è una serie tratta da un fumetto: l'animazione non può che essere quindi la sua naturale prosecuzione.


Una adorabile scavezzacollo

Ciò che stupisce immediatamente dopo la visione dei primi episodi è l'estrema varietà del tutto, si mescolano animazione moderna a quella più tradizionale, quella più umoristica a quella più horror, con un approccio quasi sempre molto violento e splatter, Molto spesso gli episodi sono letteralmente invasi da ettolitri di sangue e frattaglie e l'esagerazione è quasi sempre la cifra stilistica principale.
Basti pensare ad esempio già all'episodio introduttivo (Laser Baby va in città), muto, nel quale si alternano violenza estrema e un tratto dei disegni per contrasto molto dolce, che fa il verso ai cartoni d'annata. La trama e l'andamento attingono invece a "Baby Birba" tanto quanto a certi film di Spielberg, lo shakeraggio produce non solo azione ma anche un sacco di smembramenti e morti.

Il secondo episodio invece già dal titolo ci fa capire le sue influenze: Un corto d'animazione dove piccoli Super scazzati fanno fuori i genitori (si chiama proprio così). Justin Roiland (Rick e Morty, avete presente?) e Ben Bayouth confezionano un ironico e irriverente corto dove è la vendetta a giocare il ruolo principale.

Io sono il tuo pusher attinge invece direttamente alla fonte originaria, come personaggi coinvolti e scrittura (Garth Ennis) e vede Butcher ideare in prima persona un piano per liberarsi di uno dei supereroi. Divertente anche se piuttosto canonico.

Quando si dice un'amica di merda

Boyd del 3D torna al taglio ironico e ci offre una simpatica riflessione sull'apparenza e una ficcante accusa al mondo dei social e dello spettacolo. Si ride a denti stretti. Ancora più eccessivo e dissacrante però è il seguente Le migliori amiche, che utilizza uno strano espediente (il composto V viene iniettato, ma se viene bevuto cosa accade?) per raccontarci la storia di una ragazzina emarginata che comincia a ribellarsi e farsi giustizia grazie all'aiuto...della sua cacca. Si, una specie di Mr Hankey (South Park) partorita dal composto V diventerà la sua migliore amica. Qui oltre al sangue il disgusto la fará da padrone.

Primo vero episodio dimenticabile è Nubian contro Nubian, fiacco tentativo di mescolare una trama simil Gli Incredibili con l'irriverenza e il grottesco delle opere di Ennis. Nulla di davvero pessimo ma si tratta di un qualcosa di dimenticabile e di già visto (Invincible, sulla stessa Amazon tra l'altro, fa le stesse cose ma 10 volte meglio e in modo più compiuto).

John e Sun-Hee è forse l'episodio (a suo modo) più dolce e nostalgico e vede una anziana coppia asiatica sul punto di lasciarsi per sempre (lei, malata di cancro, sta morendo). Il composto V, scombinerà le carte. Qui le influenze ovviamente provengono dall'animazione orientale ma la storia è opera di Andy Samberg (Brooklyn Nine-Nine).


"Gradisci un po'' di latte?"

La serie si chiude col boccone più succulento per i fan di The Boys. Uno più uno uguale due ci catapulta infatti direttamente nei panni di Patriota (o "Il Patriota" come si faceva chiamare) agli esordi nella Vought, regalandoci degli interessanti retroscena che ci aiutano a capire meglio la sua natura.

In definitiva Diabolical è una serie d'animazione decisamente riuscita. Come tutte le serie antologiche non tutti gli episodi sono sullo stesso livello naturalmente, ma la varietá, la freschezza, lo stile (il taglio quasi sempre irriverente ed eccessivo è compreso nel menu), l'aderenza alla fonte originaria ne fanno un piatto gustoso e imperdibile per coloro che adorano l'animazione e The Boys.

Pro

- Tanti stili di animazione diversi

- Irriverente e splatter come la fonte originaria

- Offre alcuni interessanti retroscena su alcuni personaggi di The Boys


Contro

- Non tutti gli episodi a livello visivo stupiscono

- Nubian contro Nubian non raggiunge il livello degli altri corti

- Forse 8 puntate sono un po' pochine.

Voto 8


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