Nel 2018 a Monaco di Baviera, due ingegneri inventano una capsula dai poteri quasi magici. Mettendo la capsula nel tappo di una speciale borraccia a te sembra di bere una bevanda zuccherata, ma in realtà stai bevendo nient’altro acqua. Questo perchè alla corteccia olfattiva del tuo cervello, sentire l’odore che sprigiona la capsula mentre bevi l’acqua, dà la reale illusione che tu stia bevendo quella cosa invece dell’acqua. Ebbene ieri quegli stessi ingegneri si sono superati, riuscendo a far bere a qualcuno una sconfitta al gusto (quasi) di vittoria.
Alla fine della gara di ieri molti di noi hanno iniziato a bersi una sconfitta quasi avesse un buon retrogusto zuccherato. Ma soffermarsi su quei fatidici venti minuti finali è molto pericoloso e rischia di fare ulteriormente il male di questa squadra, oltre a lasciare il tempo che trova. Non facciamo l’errore di guardare la pagliuzza invece della trave. La pagliuzza è lì, come oggetto visibile alla lente macro della fotocamera, ma se facciamo un attimo un passo indietro e usiamo il grandangolo, mettiamo a fuoco la grande trave che scegliamo di non vedere. Non commettiamo l’errore di scambiare una squadra che molla sul 4-1, perché crede che la gara sia finita e senza aver effettuato un solo cambio, con una che in una partita decisiva ne prende 4 e ne poteva prendere altri tre.
Verissimo. I giovani hanno fatto la differenza, entrando nel momento giusto, non solo di questa partita ma di questa stagione. Sono infatti entrati nel periodo storico coincidente con il punto più basso toccato dai titolari di una Juventus di tutti i tempi. I giovani hanno soltanto dimostrato quanto ci tengono alla loro carriera, rifiutando di ammutinarsi assieme agli indegni veterani. Molti infatti si erano chiesti perchè Bonucci si facesse tutte quelle panchine. Spero che dopo ieri abbiano ottenuto una risposta soddisfacente. Altri danno addosso a Gatti, uno che la Champions l’aveva vista solo in TV, che nel disastro generale e personale ha quanto meno mostrato più grinta di Bonucci e Cuadrado messi insieme. Se poi ci dovevamo affidare a Gatti per acchiappare una qualificazione impossibile, questo deve darci l’idea di quanto siamo messi male. Male come chi insiste con Kean, magari perchè ha segnato contro quelle schiappe dell’Empoli. Ora capirete anche perchè non mi ero bevuto affatto quel 4-0. Ieri l’assenza della gol-line gli regala un gol che era di Vlahovic.
In molti pensano ripartiremo da questi giovani, io sono alquanto scettico persino sul fatto che li vedremo in campo per più di quindici minuti se va bene. Stiamo continuando a navigare su una barca piena di buchi e invece di vedere i quattro nuovi buchi scegliamo di vedere le tre inutili toppe. Agnelli è come quell’incallito giocatore di slot machine che perde ma continua a gettare i soldi nella caparbia ostinazione del cercare di recuperare l’irrecuperabile. E già si sentono pensieri rivolti alla prossima Europa League, come se si desse per scontata la sconfitta del Maccabi contro il Benfica, quando l’unica sconfitta scontata resta la nostra contro il PSG. Manco se servisse a qualcosa presentarsi in Europa League con questa bagnarola. L’Europa League (se ci sarà) avrà un senso solo se abbandoneremo questa barca e navigheremo, non dico assai, almeno con una zattera.
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