mercoledì 18 gennaio 2023

The Staircase - Miniserie (2022)


Uno dei detti più famosi recita che "le bugie hanno le gambe corte", a simboleggiare che le menzogne hanno vita breve, vengono presto a galla, sono spesso subito smascherate. In realtà ci sono bugie che raccontiamo agli altri o a noi stessi che percorrono un sentiero molto più lungo e duraturo, che si legano ad altre bugie formando un castello di carte sempre più precario, come gradini di una scala che diventa sempre più ripida e lunga, ma noi continuiamo ad aggiungere gradini su gradini per mesi, anni, decenni. Poi uno giorno all'improvviso basta un piccolo passo falso, uno scalino malmesso e ci ci ritroviamo sull'orlo di una rovinosa caduta . E mentre siamo lì che stiamo cadendo nel vuoto in un istante proviamo a riflettere sul percorso che questo nostro mentire a causato, tanto da non riuscire quasi più a distinguere quale fosse in fondo davvero la veritá originaria.
E' su questa riflessione che è costruita questa serie con protagonisti Colin Firth e Toni Collette.

"Un brindisi alla nostra famiglia, la più unita di tutte, nulla potrá mai dividerci...a parte un'eventuale futura accusa di omicidio ma ovviamente è impossibile che possa capitarci"


La famiglia Peterson appare unita, felice, sincera, eppure una notte un tragico evento sconvolge la vita di Michael e dei suoi figli: sua moglie muore a causa di un incidente domestico: una caduta dalle scale. Tuttavia fin dai primi istanti si nota che, nonostante il tutto appaia abbastanza chiaro c'è qualcosa che non va. Le cose non sono mai così facili come sembrano o forse lo sono sempre state e abbiamo solo scelto di voltare lo sguardo dall'altra parte. Chi può dire la parola definitiva su un evento se non gli stessi protagonisti? Ma il punto è quanto ci si può fidare delle parole di una persona, fin dove la nostra fiducia o la nostra sospettositá si spingeranno invece che attenersi semplicemente a quel poco che conosciamo davvero? E' un po' quello che attira i fan delle storie crime (e spiega il successo crescente di film, serie e perfino podcast a tema): non solo il voyeurismo ma anche la voglia di conoscere assolutamente la veritá su un qualcosa che invece probabilmente non avrá mai una veritá definitiva, non univoca.

La serie di Ocampos è effica e schietta perchè non offre facili soluzioni alla morte di Kathleen. Ci mostra una serie di personaggi fragili, ambigui, a volte respingenti e sopra le righe, dove nessuno è mai davvero totalmente detestabile e nessuno risulta mai nemmeno davvero simpatico. Non ci vengono offerti giudizi morali o facili categorizzazioni.
Nel corso delle puntate The Staircase ci mostra vari punti di vista, varie possibili teorie (la scena della morte di Kathleen replicata però con un finale ogni volta diverso e vicino ad una delle tesi sostenute di volta in volta dalle parti in causa, dalle più credibili alle più assurde) che potrebbero spiegare come si sono svolti i fatti.


"Maledetti Gufi, è dalla prima puntata che ti hanno presa di mira: spero che con tutto questo gufare non ti accada qualcosa di spiacevole"


I dialoghi e le interpretazioni si mantengono a livelli altissimi (su tutti naturalmente spiccano Firth e la Collette, ma anche la figura dell'avvocato interpretata da Michael Stuhlbarg) e la serie riesce a tenere costante la curiositá dello spettatore, anche grazie ad un uso massiccio dei flashback e dei flashforward (anche se a tratti forse un po' eccessivi e non sempre necessari). In questi ultimi osserviamo i protagonisti mostrarsi affettuosi, comprensivi, sinceri, per poi un attimo dopo trovarli stressati, bugiardi, vendicativi. Non riusciamo insomma mai ad emettere un giudizio definitivo su nessuno di loro. Chi siamo noi per poter giudicare? Li conosciamo per davvero? Ci basta guardare qualche spaccato delle loro esistenze per inquadrarli definitivamente? Michael è un padre amorevole, innamorato di sua moglie, empatico, simpatico, o un mentitore seriale, un approfittatore, un assassino? Magari è un po' un misto di tutte quelle cose, non possiamo saperlo. La stessa cosa vale, in misura minore, anche per sua moglie e i figli, anch'essi costantemente in bilico tra sincera voglia di avere una vita normale e piena e il costante spettro dei propri errori e delle proprie bugie. Un cast ampio ma che offre personaggi pieni di sfaccettature, nessuno probabilmente davvero superfluo.


"Non ho nulla da dichiarare, se volete fare delle domande rivolgetevi al mio documentarista"


The Staircase insomma è una serie che pur appartenendo ad un genere piuttosto classico (il legal dramma) è poco interessato al mistero legato a un presunto omicidio. Il suo intento è più quello di mostrarci la psicologia dei protagonisti, il loro dramma interiore, la loro irrisolutezza, la loro incapacitá di trovare una veritá su se stessi prima che sulla morte che ha sconvolto la loro vita. E' un'indagine sul nostro io più che semplicemente su "una morte sospetta" (come recita semplicisticamente sottotitolo italiano)

PRO

- L'interpretazione di Colin Firth e Toni Collette
- La costante ambiguità di tutti i personaggi: non riusciamo mai ad empatizzare realmente con loro ma neppure a detestarli
- Il modo col quale Ocampos ci mostra la scena della morte della protagonista da vari punti di vista senza parteggiare per nessuno di essi.

CONTRO

- Qualche lungaggine nelle puntate finali
- I flashback e i flashforward a volte sono superflui ed eccessivi
- Se cercate una serie crime classica e lineare potreste restare delusi

Voto 8

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