mercoledì 28 giugno 2023

The Flash di Andy Muschietti (2023) - L'album di figurine della DC Comics


Se ne è parlato per mesi quasi solo per i problemi e le bizze varie di Ezra Miller, poi esce finalmente al cinema e si parla quasi solo del fatto che ha floppato al botteghino (come il 90% dei film ormai, sai che novità). Ma The Flash, il film (si perchè sarebbe un film e si dovrebbe parlare maggiormente di quello, piuttosto che del contorno), com'è? Di che parla? È una origin story? Chi è il villain? Ci sono gli altri della Justice League? Sì.
Sì cosa? Sì, tutto, c'è tutto. Ad ogni domanda la risposta è sì. Ma come ha fatto Andy Muschietti a farci stare tutto insieme? Beh, più o meno con lo scotch. Il tutto tiene, grossomodo, ma si vede che regge giusto giusto il tempo del film.

La base della trama è che c'è sta cosa del multiverso e allora, se viaggi indietro nel tempo, causi tanti "1985 alternativi". Avete presente Ritorno al Futuro, quello con Michael J. Fox? Potreste finire in un mondo nel quale in Ritorno Al Futuro al suo posto c'è Eric Stoltz, come doveva essere in origine. Peccato che ci avevano pensato giá anni fa gli autori di Fringe (entrambe le cose: multiverso e Ritorno al futuro alternativo con Stoltz). Fa niente, qua però c'è Michael Keaton che fa Batman. Eh?


Uno, nessuno, centomila Ezra Miller


In The Flash Barry Allen, cercando di cambiare il corso degli eventi, finisce per tornare non nel presente ma nel passato. Solo qualche anno temporalmente, ma comunque qui tutto è diverso. In questo nuovo mondo non c'è Wonder Woman, nessuna traccia di Aquaman, Superman, Batm...No, un Batman c'è anche in questo mondo ed è interpretato giustappunto da Michael Keaton (lacrimuccia nostalgica). Ah e c'è pure Flash, lui, l'altro Barry insomma, quello qualche anno più giovane e pure un po' più stupidotto. Inutile dire che i due dovranno collaborare insieme a Batman per sconfiggere una minaccia che viene da lontano, imbattendosi nel mezzo in altre versioni dei supereroi. Ma dove l'ho giá sentita sta cosa? L'ultimo Spiderman? Esatto. Alla Warner avranno pensato che the Flash è un po' la versione DC dell'Uomo Ragno e hanno quindi tagliato su misura un film su quello standard, riprendendo a grandi linee atteggiamenti, battutine e trama (quella poca che c'è) dall'ultima uscita di Peter Parker. Non esattamente la cosa più originale del mondo.
Le idee paiono insomma un po' troppo riciclate per stare in piedi da sole, ma c'è Michael Keaton che fa Batman, no? Ah ok.


Benvenuti negli anni '90


Ma va bene le citazioni, ok le comparsate, i camei, le strizzatine d'occhio, il giochino dell'indovina chi ha fatto cosa e quando, si d'accordo, ma poi, tutto il restooooo...no, non è noia però non ho detto manco gioia. Il film è spettacolare, diverte, è godibile e, se ci si lascia trascinare dalla girandola degli easter egg, diventa pure appassionante. Ma la trama? Il succo? Non pervenuti. C'è una scena iniziale (Barry è intenzionato a scagionare suo padre dall'omicidio di sua madre), che sembra incanalare il tutto sui binari del giallo, dell'investigazione alla Batman, c'è pure Batman d'altronde (all'inizio quello con Ben Affleck). C'è una scena finale che in qualche modo risolve la cosa (non del tutto, non in modo soddisfacente, ma tant'è). In mezzo invece c'è una baraonda di eventi, personaggi, colpi di scena, letteralmente buttati in faccia allo spettatore, messi lì più per stupire che per "raccontare qualcosa".
Ad un certo punto, a circa 20 minuti dalla fine, ci si ricorda che in un film di supereroi deve esserci un villain. Per forza. E che facciamo sennò? Questo contro chi combatte? Ci sarebbe Zod, ripescato da Man Of Steel, anche se qua Superman non c'è per sconfiggerlo. Mettiamoci allora Kara Zor-El, la cugina, che assieme ai due Flash e a Batman (l'ho detto che c'è Michael Keaton che fa Batman?) formerà una nuova, strana, versione della Justice League, almeno per i suddetti 20 minuti finali. Prima che un'altra manciata di citazioni e camei si mangi il resto del film, beninteso. Perchè pure il finale finale, quello definitivo, pare messo lì per accontentare i fan dei vecchi film più che servire a chiudere un qualcosa che di fatto non c'è. Il senso, per quello che vale, è "non giocare troppo col passato che poi ti bruci, magari non ne esci più e finisci in un loop infinito di multiversi e citazioni". 


La faccia di uno che mette un bambino in un microonde per salvarlo


The flash insomma più che un film è una girandola di personaggi, riferimenti, strizzatine d'occhio, comparsate, gente che viene, gente che va, gente di mare insomma. Ci sono Gal Gadot e Ben Affleck che passano lì per l'ultima volta a salutare, Christopher Reeve che rivive grazie alla CGI (assieme ad altri ancora tra noi, ma che compaiono solo grazie al computer), George Clooney ripescato all'ultimo perché Christian Bale, pare, ha delicatamente risposto picche. C'è Nicholas Cage (eh sì, scoprite dove e come), c'è Teddy Sears, c'è Jason Momoa (c'è, guardatelo tutto il film, fino alla fine), ci sono insomma (quasi) tutti quelli che potete immaginare in un film della DC comics. 

Ci sono così tanti personaggi e citazioni che insomma ci si dimentica ad un certo punto, volutamente o meno, che dovrebbe essere un film su The Flash. Forse i problemi con Ezra Miller hanno fatto deragliare il progetto verso un qualcosa di totalmente diverso rispetto alle intenzioni. Forse questo The Flash voleva essere qualcosa di più di una parata di personaggi del passato e battutine sul multiverso e i viaggi nel tempo e hanno dovuto fare di necessità virtù. Forse...naaaa, chi se ne frega, qui c'è Michael Keaton che fa Batman e basta quello.

Voto 7

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