lunedì 20 maggio 2024

The Gentlemen - serie TV (2024)


Guy Ritchie non è certo il regista più famoso o talentuoso della storia, ma possiede una caratteristica che pochi altri possono vantare: il suo stile è riconoscibilissimo e incontrovertibilmente suo. Se c'è qualcosa di velatamente "coeniano" nei suoi film (i criminali improvvisati, il destino beffardo che si prende gioco dei protagonisti, l'escalation violenta) è però pompato all'ennesima potenza, velocizzato, estremizzato. L'ironia nelle sue mani diventa comicitá, sarcasmo, sguaiatezza, assurditá. I criminali hanno tutti soprannomi buffi, stupidi, le battute sono veloci, taglienti, politicamente scorrette. L'azione non è dosata ma esplode spesso dal nulla spargendo intorno continuamente sangue e frattaglie sfociando a volte nello splatter, con ferocia tarantiniana. I film di Guy Ritchie (quelli più famosi e pienamente inseriti all'interno del suo modo di fare cinema) ci raccontano una malavita inglese fatta di tipi tanto loschi quanto pittoreschi, che spesso commettono cose assurde e finiscono per farsi fregare come dei polli. Personaggi con nomi che che sembrano usciti da The Battle Of Epping Forest dei Genesis. Forse è proprio per andare sul sicuro che il regista inglese nella sua prima grande sortita nelle serie TV ha scelto di mettere mano ad una delle sue pellicole più riuscite tra quelle recenti, The Gentlemen, di cui questo telefilm è una sorta di spin-off. Ne recupera atmosfere, le premesse, alcuni risvolti di trama, oltre che alcune citazioni.


Angry Birds


Edward Horniman (per gli amici Eddie, per i familiari "Edwina") è un militare, che un giorno viene richiamato in patria a causa della imminente dipartita del padre. Padre che si dà il caso sia anche un nobile dell'aristocrazia inglese e che gli lascia in eredità quasi tutto il patrimonio, a dispetto del fratello maggiore: Frederick (per gli amici Freddy, per i familiari Fredward). Si da il caso, infatti, che quest' ultimo sia decisamente inaffidabile e inadatto a gestire il "patrimonio" di famiglia. Non solo perchè è affetto da dipendenze varie, scansafatiche e indebitato fino al collo con criminali di varia specie, ma anche perchè la tenuta di famiglia in realtà nasconde da tantissimi anni una delle basi per la coltivazione di marijuana di un noto trafficante della zona: Bobby Glass.

Va da se che Eddie non solo si ritroverà a risolvere i casini del fratello maggiore ma anche a cercare di infiltrarsi nella rete criminosa intessuta dai Glass, provando a trovare una via d'uscita dal "business di famiglia". Ma chi va con lo zoppo...
Tra inseguimenti, furti, sparatorie, ammazzamenti vari, truffe, incontri di boxe truccati, tentativi di riciclaggio, finirà per incontrare e scontrarsi con personaggi totalmente fuori di testa che lo trascineranno sempre più in una escalation di violenza e uccisioni dalle quali è impossibile venire fuori.


"Per voi conviene riciclare il denaro in una catena di fast food o in una serie di lavanderie? O magari entrambe, perchè no?"


The Gentlemen, al netto di qualche lungaggine e ripetizione offre allo spettatore tutto il meglio e il peggio della visione di Ritchie. Interessante ad esempio il suo intrecciare continuamente "alto e basso", sia a livello autoriale che di interazione tra le varie classi sociali: tutte lontanissime apparentemente eppure tutte indissolubilmente legate dalle dinamiche criminose. Il nobile che deve contrattare col nomade, il prete armato di fucile che assalta la tenuta nobiliare, l'uomo d'affari che incontra lo spacciatore, il ricco, il povero e il maggiordomo (no, quello era un altro film). Siamo insomma dalle parti della farsa, che proprio grazie al suo stile eccessivo regala momenti esilaranti oltre che action. Basti ad esempio leggere i soprannomi dei personaggi per farsi un'idea. Dagli Horniman protagonisti (Horniman richiama Horny Man= lussurioso) al prete spacciatore, conosciuto come John The Gospel, a tutta una serie di personaggi peculiari che imbastiscono un circo di assurditá assortite. Assurditá che a volte nascondono svolte narrative piuttosto traballanti e risoluzioni non sempre del tutto convincenti.

Se paragonato a quello del film da cui è tratto il cast non è appariscente ma risulta comunque competente. Risalta un Giancarlo Esposito qui utilizzato in una parte minore e Alcune vecchie conoscenze del mondo di Ritchie (su tutti Vinnie Jones, apparso già in Lock & Stock e Snatch). Qui il montaggio iperaccellerato e videoclipparo dei suoi film poi sconta la naturale dilatazione data dal formato telefilmico, ma mantiene comunque una sua identità. In questo caso le varie puntate si susseguono come missioni di un videogame, ognuna con un pittoresco villain da "sconfiggere", come se fossimo all'interno di un GTA dal vivo (GTA tra l'altro citato apertamente in una delle puntate).
The Gentlemen è insomma Ritchie all'ennesima potenza. Se amate lo stile del regista non potete perdervelo, se invece proprio non vi va giù non cambierete di certo idea.

PRO

- E' un minestrone dello stile di Ritchie all'ennesima potenza
- I Personaggi e le situazioni, assurdi e fuori di testa.
- Mette alla berlina un po' chiunque, dal nobile al ladruncolo

CONTRO

- Rispetto al film sconta qualche lungaggine
- Non sempre le esagerazioni compensano alcune svolte narrative traballanti
- Se non apprezzate lo stile del regista, costantemente sopra le righe, non cambierete idea.

Voto 8-

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