giovedì 12 dicembre 2024

Juventus 2-0 Manchester City – 6ª UCL 24/25 – la crisi del guardiolismo


C'è stato chi, per uno zero a zero contro questo City se l'è cantata e suonata per dieci giorni e più, avendo molti più mezzi a propria disposizione che non quelli di una Juve in emergenza perenne. Dopo ieri, gli stessi commentatori, saranno altrettanto solerti nel rimarcare la crisi in cui riversa la squadra di Guardiola. D'altronde, non esiste ancora un'applicazione, nel Play e nell'App Store, capace di aggiungere ai Celsius, ai Fahrenheit, alle miglia e ai chilometri un algoritmo capace di soppesare e convertire oggettivamente i giudizi dei media, figurarsi quelli dei tifosi (anche se oggi le due figure sono spesso indistinguibili). Il dubbio amletico è dunque, tenersi l'impresa di quel pareggio o sminuire quella della Juventus? Scegliete voi, a noi cambia poco.

C'è però da rimarcare il fatto che ieri a perdere è stato il guardiolismo e che, soprattutto, Motta per vincere ha dovuto allegrizzarsi, anche turandosi il naso, come si evince dalla sua intervista Prime. A volte però bisogna adattarsi all'avversario ed andare poco per il sottile, se si intende portare a casa la pagnotta. il 69% di possesso palla te lo fai fritto se non quagli e a poco servono i se e i ma: "se Haaland avesse azzeccato quel pallonetto, se Di Gregorio non avesse insegnato ad Ederson cos'è un portiere di calcio" e bla bla bla. La prestazione della Juve invece si lega a doppio filo con quella di Danilo, che per una sera pareva essere tornato quello dei bei tempi. Non a caso è da lui, da quella palla scippata a Doku, che parte il contropiede del raddoppio. Contropiede! Finalmente si sono visti i contropiede, ma quelli fatti bene, senza perdersi in "palle". Rapidi, ficcanti. Chiaro che poi serva anche un briciolo di fortuna. In altre sere quel pallone di Vlahovic si sarebbe attaccato alla riga di porta come Cliffhanger alla roccia o Weah sarebbe finito in fuorigioco per un capello (per spiegarla serve la foto della "chioma" di Weah) sul contropiede a stelle e strisce del due a zero.

Altrove invece si è continuato ad elogiare squadre che queste partite le hanno fatte contro chiunque, non solo contro il City (contro il quale non hanno nemmeno vinto) e che tra una deviazione e l'altra sono riusciti a mantenere inviolata la rete. Poi quando si sono sentiti tanto imbattibili da poter vincere senza fare un tiro in porta, ecco che il verme ha perforato la noce (chiedete a un napoletano per il significato del detto). Questa è la Champions, e per di più questa nuova Champions. Dove la Juve non ha materassi e le altre hanno poltrone comode. Prendi il Milan. Davvero merita di finire sopra all'Atalanta? Fatta salvo la vittoria con il Real?

Ma la vera Champions della Juve è contro Venezia e simili. Finora queste sono state le partite che ci hanno portato con i piedi per terra, o peggio ancora a scavare. E lì che devi tirare fuori orgoglio e attributi e finora questo non è stato fatto, o mostrato solo a sprazzi. Battere la pareggite (magari senza perdere) questo è diventato il vero obiettivo stagionale. Servirà questa vittoria più degli schiaffi presi contro le Pro (dove pro sta per provinciale e non per professional)? resto scettico ma spero sempre di sbagliarmi. Ad ogni modo affidiamo all'almanacco sportivo del 2030 l'ardua sentenza.

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