In informatica uno zero-day sta ad indicare una vulnerabilità ignota perfino allo sviluppatore di quel determinato sistema, attraverso un programma che è in grado di eseguire anche azioni che non sono consentite da chi quel sistema lo aveva progettato. Lo zero sta ad indicare il tempo del quale ha a disposizione da quel momento il produttore del software per risolvere il problema: zero giorno appunto.
Viviamo infatti in un'epoca nella quale le guerre e gli attacchi terroristici si compiono per gran parte attraverso un PC. Attacchi mirati, silenziosi, invisibili, attuati da un nemico che non vediamo in faccia, che potrebbe essere chiunque e (soprattutto) ovunque. E se oltre ad attaccare i computer attaccasse qualsiasi dispositivo tecnologico, mettendo all'istante a ferro e fuoco ospedali, trasporti, banche ecc.? Sarebbe il caos totale, qualcosa di apocalittico in grado di andare, ad esempio, ben al di là dell'11 settembre come numero di vittime.
E' lo scenario che dipinge questo Thriller politico che ha per protagonista un Robert De Niro in grande spolvero, che ci offre un importante monito sulla deriva alla quale sta approdando l'America ed il mondo in generale. Una specie di Black Mirror molto più verboso e meno futuristico, che dipinge scenari inquietanti ma tristemente realistici, ipotizzando un attacco terroristico agli USA attraverso la tecnologia.
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"E se si trattasse di un semplice ragazzino come in Wargames? No eh? Ah come erano semplici gli anni '80" |
Rifacendosi per certi versi a certo cinema impegnato degli anni '70, Zero Day ci mostra in tutta la sua drammatica attualità gli scenari più oscuri ai quali può approdare il connubio tecnologia-potere. Messa definitivamente da parte l'illusione di un mondo "aperto" nel quale la tecnologia avrebbe regalato a tutti un mondo più libero, con più diritti, più conoscenza alla portata di tutti, ci troviamo invece in un'epoca nella quale la tecnologia è molto più spesso sistema di controllo, di distrazione delle masse, di influenza politica (Musk, Zuckenberg, Bezos e simili e ultime derive in tema di fake news e policy stanno da quelle parti) e nei casi più estremi di terrore.
L'America di Zero Day, preda del terrore da cyber attacco, è spietatamente verosimile e si muove tra il complottismo e la denuncia sociale, mantenendo le distanze dalle fazioni politiche per concentrarsi sull'estremismo in generale, che è ciò che alla fine distrugge qualsiasi possibile accenno al dialogo.
L'ex Presidente Mullen, interpretato da De Niro, è ormai un ex politico in pensione, che però viene chiamato dal presidente (tra l'altro donna e di colore, forse solo in questo la serie risulta tristemente inverosimile) a sovrintendere una commissione incaricata di rintracciare a tutti i costi i colpevoli. Ben presto però si accorgerà di come la verità sia molto più complessa di quella che sembri e di come sia molto difficile prendere una decisione che sia davvero giusta, che non contempli oscuri compromessi o amare rinunce.
Zero Day è una serie complessa e importante. Non ci prende mai per mano, anzi a volte risulta perfino difficoltosa e richiede un'attenzione costante per non perdersi nei meandri degli eventi e del politichese utilizzato. Ma non annoia mai, anzi avvince, grazie ad un cast di prima ordine, da blockbuster (oltre a De Niro, ci sono ad esempio Angela Bassett, Matthew Modine, Jesse Plemons e tanti altri di rilievo). E' soprattutto una serie che ci fa riflettere sul potere della tecnologia, che se usata per fini poco nobili può scatenare (causa una legislazione in alcuni casi antiquata e non pronta) veri e propri disastri di proporzioni gigantesche, soprattutto se è in mano a persone che (in nome dell'interesse personale o di una presunta missione animata dal divino per salvare il mondo) grazie al denaro e alla loro influenza possono decidere i destini di un'intera nazione.
PRO
- Robert De Niro sugli scudi, ma tutto il cast è di gran livello
- Fa riflettere su tematiche attualissime e su minacce molto verosimili
- L'atmosfera di costante tensione e di minaccia dall'ignoto
CONTRO
- Alcune cose non vengono approfondite a dovere (la questione Proteus e le sue ripercussioni)
- Richiede attenzione costante vista la mole di eventi, nomi, fatti e collegamenti continui tra questi.
- Forse la risoluzione finale è fin troppo semplice viste le premesse
Voto 8+
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