martedì 15 aprile 2025

Black mirror - 7x01 - Common People

Quante volte vi siete incavolati per l'ennesimo ritocco al rialzo della tariffa di un servizio in abbonamento? Quante volte vi siete sentiti presi per i fondelli dopo aver scoperto che il vostro piano (una volta standard) è appena diventato "pezzent & poveracc edition" con tanto di pubblicità e minori contenuti? Quante volte ancora dopo essere passati con una certa esitazione al piano Premium avete scoperto che dopo qualche settimana questo sarebbe diventato il nuovo "sfigato edition", con lo stesso prezzo ma il contenuto della versione inferiore? E ogni volta avete comunque inevitabilmente accettato il "ricatto". Ecco, immaginate se la stessa cosa avvenisse per le persone.


"Sua moglie non funziona bene? Ha provato a spegnerla e riaccenderla?"



Ricordate il passo di Ubik nel quale Joe Chip non riesce ad uscire nemmeno da casa sua, perchè, per contratto, deve pagare la serratura ogni volta che esce o entra di casa? Ecco, in Common People, primo episodio della settima stagione di Black Mirror, non siamo molto lontani. 
Scopriamo infatti che una strana app permette alle persone in fin di vita (causa tumori o incidenti) di ottenere un backup delle parti di cervello operate, che verranno conservate su un server nel raggio di qualche chilometro. In questo modo la persona potrà tornare in vita, con alcune piccole limitazioni ed un piccolo abbonamento, molto popolare e accessibile. Nulla di troppo limitante. 
Ma il tempo impone rincari e rimodulazioni.

Nel primo episodio di Black Mirror ci troviamo di fronte ad una amara riflessione sul costo che diamo al nostro tempo e sul valore della vita, un episodio divertente ma beffardo e perfino commovente nel finale. Common People è anche, soprattutto, una satira sulle modalità di fruizione dell'intrattenimento nei nostri anni, una frecciatina neanche troppo velata proprio a quel Netflix che pubblica la serie.
Rashida Jones e Chris O’Dowd (che non possiamo fare a meno di associare ogni volta al divertentissimo e sottovalutato It Crowd) sono bravissimi nell'offrirci uno spaccato di "vita ai tempi dell'abbonamento" e mostrarci tutte le sfumature del caso, divertendoci ma lasciandoci con un retrogusto amaro che non ci abbandona anche al termine della visione 

Voto 8,5

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