Prendiamo gol di testa da un ultra trentacinquenne alto un metro e ottanta-voglia di crescere…. il pensiero espresso ieri in campo da Zac-Caronte, l’uomo chiamato a traghettarci in quest’inferno di stagione. Meglio di Ferrara si può dunque andare, pareggiare anziché perdere, ecco la ricetta. Ci fossimo buscati la pareggite? Il che, considerando la quindicina di partite che mancano, significherebbe salvezza, cioè, obbiettivo raggiunto. Salta e si dimena Cosmi, detto Gimli, che non è riuscito a batterci, perchè di questi tempi son sempre punti persi.
E così la psicanalisi continua. Traumi infantili o Macumba extra terrestre? Intanto quel che il tifoso sa è che non sembra esserci rimedio a questo pantano. Come una fuoriserie in panne sulla corsia, osserviamo le utilitarie sorpassarci, ci sentiamo quasi come la Lazio in fondo alla classifica: cani che abbaiano alla luna, a cui nessuno darà più ascolto.
Il gioco langue e i nervi sono tesissimi. Goffi ed impacciati vorremmo prenderci questa vittoria come se ci spettasse di diritto, così ci buttiamo confusamente in avanti, ma ogni tre passaggi ne sbagliamo quattro. Mentre la squadra sale Il pallone e come se rimanesse incollato sulla nostra tre quarti, e quando i tre della difesa cercano di spingerlo oltre la metà campo si infrangono sugli scogli del pressing avversario. Amauri, dello il vacanziere, piange perchè nessuno gli serve più un pallone, oltre alla cena in piscina, così se, per sbaglio, arriva qualche pallone fa confusione e si mangia un gol. Diego torna a prendersi il pallone dalla difesa si fa tutto il campo per restare a secco quando serve, e intanto i gol li segnano i difensori. Ecco la foto di questa squadra, sempre in affanno sulle palle inattive, persino quando a battere gli angoli siamo noi, perchè c’è fisso un contropiede assassino.
L’arbitro fischia di tutto, da una parte e dall’altra, anche i falli delle folate di vento e così si assiste all’ennesima partita di lega pro, con Il Melo che vien buttato fuori per mancata disintegrazione di se stesso. Assurdo!
E alla fine, solo i più pazienti resteranno a vedere questa Nu-ventus (tipo Nu-metal o Nu-prog), in attesa che una nuova alba sorga.
SCHEDA TECNICA
Serie A 2009/10 – 4ª giornata di ritornoTorino, Armando Picchi
Sabato 6 febbraio 2010 LIVORNO-JUVENTUS 1-1 (1-1)
RETI: 26’ pt Filippini, 42’ pt Legrottaglie
LIVORNO: Rubinho; Perticone, Knezevic, Diniz; Raimondi (15’ st Marchini), Pulzetti (36’ st Moro), Mozart, Filippini, Vitale; Bellucci, Lucarelli. A disposizione: De Lucia, Bergvold, Bernardini, Di Gennaro, Danilevicius. All. Cosmi.
JUVENTUS: Buffon; Legrottaglie, Cannavaro (6’ st Zebina), Chiellini; Caceres, Candreva, Felipe Melo, Grosso (30’ st De Ceglie); Diego; Del Piero (38’ st Giandonato), Amauri. A disposizione: Manninger, Marrone, Giovinco, Paolucci. All. Zaccheroni.
ARBITRO: Brighi di Cesena.
ESPULSIONI: 37’ st Felipe Melo.
AMMONITI: 21’ pt Felipe Melo, 27’ pt Mozart, 2’ st Cannavaro, 30’ st Perticone, 47’ st Lucarelli.
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