La cabala partenopea era già pronta, oggi primo aprile si va a Torino per fare lo scherzaccio. Meno male che oggi era anche la Domenica delle Palme, sarà forse stato questo a salvarci dal diluvio. Il tabellino alla fine recita 10 tiri in porta per noi e nessuno per loro, dato eloquente. La svolta però, come era accaduto anche domenica scorsa coi prescritti, c’è stata soprattutto nel secondo tempo. Eppure il Napoli è parso alquanto sottotono e alla portata. In realtà la nostra zavorra si chiamava Borriello, oltre che a un mediocre Vucinic. Il tronista è una certezza, purtroppo per noi, in negativo. Non vuoi segnare? metti il tronista e sarai esaudito, subissato di fischi alla sostituzione. Il montenegrino invece deve averci un interruttore da qualche parte, ma non si è capito ancora dove, accende la luce e ti porta in finale di Coppa Italia poi per intere partite è a dir poco stucchevole in quei tocchettini al pallone che si perde nelle gambe degli avversari. Il vero colosso della partita è stato Vidal, ruba palla a centro campo e poi fa un gol strepitoso nella stessa azione. La punizione finale arriva da Quagliarella, l’ex denigrato e offeso ma non esultante, se avesse messo dentro quel gol da centro campo sarebbe crollato lo stadio e forse l’orgoglio di qualche napoletano.
Naturalmente con il riavvicinamento del Milan nasceranno discorsi inutili, visto il calendario da strapazzo che si ritrovano, e monteranno le polemiche costruite ad arte da chi (parole di Allegri) quando è in bilico e si lamenta… mentre non l fa quando con la Roma si prende un rigore nato da una sua doppia irregolarità. Insomma questa polemica non avrà mai fine. Le giovani menti dei milanisti (e per giovani intendo poco grandi) cavalcheranno l’onda sospinti dal vento dell’etere del biscione. Oggi ad esempio doppiamo aggiornare il record di rigori negatici e quello di gol regolari non convalidatici. Ma non lo dite in giro perchè altrimenti condizioniamo gli arbitri e la FIGC ci da lo scudetto perchè ci deve risarcire di calciopoli… e porcate del genere.
Polemica tanto stucchevole quanto inevitabile. Peccato che non riesco ancora ad anestetizzarmi, sarà perchè le stronzate non mi piacciono neppure quando le dicono gli juventini. La sfida dunque sarà a chi si lamenta di più. Allegri che dichiara che loro sono la squadra più penalizzata non si può sentire, e ti fa andare fuori dai gangheri, e se esco fuori dai gangheri attacco e gioco sporco anche io. Ma d’altronde lui è come Giancarlo (Abete), non dico nulla ma parlo.
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