Eccolo il sorpasso, quando meno te lo aspetti, quando a -4 sembrava già finita, quando ancora una volta il milan sblocca la sortita con qualcosa che... Non ricordo il nome... A chi tanto e a chi nulla e che accade negli ultimi 11 metri. Ecco ciò che non ti aspetti, Amauri, con il suo look da messia, che risorge che Pasqua, ed è miracolo! Allegri colpito nell'orgoglio, che senza episodi a suo sfavore non può certo parlarci del suo rigore (ecco il nome) farlocco, in conferenza stampa rimprovera i media di corte di aver gufato. Sarete conventi di aver gufato? Ma chi, rispondono loro, un pò tutti ribadisce lui. E già come dargli torto? Avesse detto Tuttosport avremmo capito ma tutti gli altri che appartengono alla corte come osano? Ma come, proprio loro che (mediaset) nell'intervista ad Amauri chiedono perché davanti alla porta non ha pensato che segnando avrebbe fatto un piacere alla sua odiata Juve.
Con tali presupposti scendere in campo può farti pressione o caricarti, a noi ci ha caricati. Nella settimana pre partita i microfoni spia svelano le parole di Conte alla squadra, se vogliono prevalere sino alla fine dovranno sputare sangue. A Palermo allora è assedio bianconero, col 78% di possesso palla nel primo tempo, ma ancora il gol non arriva, come è di consueto ormai nei primi 45 minuti. Ma i nostri regali li avevano pronti Bonny & Quaglia e la vittoria è nostra. Abbiamo persino preso alla lettera zelig Allegri, il quale ci consigliava di picchiarli per farli sputare sangue, peccato che a farne le spese non è il Milan ma Milan Milanovic, difensore in forza al Palermo, che rimedia un naso spaccato per un contrasto aereo con Estigaribia.
La prova di forza del gruppo è stata convincente anche nei singoli, anche se ancora Vucinic è tanto utile in fase di manovra quanto inconcludente sotto porta. Accogliamo il secondo gol consecutivo di Quagliarella che sblocca finalmente questo attacco e ci temiamo stretta la miglior difesa d'europa, con 17 subiti in queste 31 giornate per noi record, senza aver ancora perso superiamo noi stessi e il Perugia di Castagner. In ultimo anche il barbera cade, dopo per per anni ci aveva dato delusioni.
Pasqua però è una festività corta, che dura solo un paio di giorni. Così anche noi abbiam poco tempo per gingillarci con numeri parziali. Mercoledì c'è già la Lazio, siamo di nuovo chiamati a rispondere al Milan di domani. Dobbiamo lottare fino alla fine.
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