Semplicemente maestosi... La Juve annichilisce i campioni d'Europa in carica con una prestazione maiuscola e in grassetto. Avevamo chiesto 11 leoni per affrontare i leoni di Londra e undici leoni sono stati, mai domi, spinti dalla bolgia dello stadium. Una risposta convincente per gli scettici e gufi, sedicenti professionisti festanti per un gol, segnato a tempo scaduto, che di fatto ci tiene ancora legati all'ultimo punto. Al di la infatti del giustificato entusiasmo non abbiamo ancora staccato il biglietto per gli ottavi, bisognerà uscire inbattuti dal campo di uno Shaktar già qualificato. Lungi però da noi l'idea che il biscotto si possa sfornare facilmente, dobbiamo fare la nostra parte, visto che loro non regalano nulla, neppure la restituzione di una palla scodellata
E questo però il tempo di godersi la vittoria e trarne motivazione e coraggio. Un po' sciuponi, un po' graziati, un po' fortunati, ma soprattutto concreti e padroni del nostro destino, quello che non era andato per il verso giusto nella partita stregata contro la Lazio è riuscito ieri, dove la sorte ci restituisce finalmente le deviazioni, quelle che il il miracolato Marchetti si è trovato sulle mani sabato scorso, una voluta dall'acclamatissimo Quagliarella, l'altra ottenuta dal talento Vidal, due protagonisti indiscussi della serata, le star brillanti attorno a cui sembrava girare il pallone. E stata però anche la sera dell'instancabile pendolino Lichsteiner... Chi? Il rinnegato di Conte, con le valige pronte? Storia di come spesso i giornali siano lontani dalla realtà per il gusto di supporre o solo di vendere un po' di copie in più quando c'è magra di eventi. Gloria persino per Buffon sullo 0-0, felino nel deviare col polpaccio un gol che Pardo aveva già assegnato e per Giovinco, ormai specializzatosi nei sigilli, quei gol che un po' sono inutili in verità, ma forse attestano il carattere delle grandi prestazioni. Speriamo però di vederlo segnare anche qualchè gol decisivo, magari al 90' di qualche altra partita stagnante o stregata.
Si è visto dunque il famigerato occhio della tigre affamata, quello che lo scorso anno ci ha fatti amare e invidiare, è dunque la fame ciò che ci vuole per non farci mai sentire arrivati. Ed ora bisogna tornare con la testa a Milan, consci del fatto che non sia un animale ferito ma che sia più ostico del Chelsea, questa é la storia dei grandi classici, ma comunque sempre con la stessa mentalità, quella da vera Juve.
E questo però il tempo di godersi la vittoria e trarne motivazione e coraggio. Un po' sciuponi, un po' graziati, un po' fortunati, ma soprattutto concreti e padroni del nostro destino, quello che non era andato per il verso giusto nella partita stregata contro la Lazio è riuscito ieri, dove la sorte ci restituisce finalmente le deviazioni, quelle che il il miracolato Marchetti si è trovato sulle mani sabato scorso, una voluta dall'acclamatissimo Quagliarella, l'altra ottenuta dal talento Vidal, due protagonisti indiscussi della serata, le star brillanti attorno a cui sembrava girare il pallone. E stata però anche la sera dell'instancabile pendolino Lichsteiner... Chi? Il rinnegato di Conte, con le valige pronte? Storia di come spesso i giornali siano lontani dalla realtà per il gusto di supporre o solo di vendere un po' di copie in più quando c'è magra di eventi. Gloria persino per Buffon sullo 0-0, felino nel deviare col polpaccio un gol che Pardo aveva già assegnato e per Giovinco, ormai specializzatosi nei sigilli, quei gol che un po' sono inutili in verità, ma forse attestano il carattere delle grandi prestazioni. Speriamo però di vederlo segnare anche qualchè gol decisivo, magari al 90' di qualche altra partita stagnante o stregata.
Si è visto dunque il famigerato occhio della tigre affamata, quello che lo scorso anno ci ha fatti amare e invidiare, è dunque la fame ciò che ci vuole per non farci mai sentire arrivati. Ed ora bisogna tornare con la testa a Milan, consci del fatto che non sia un animale ferito ma che sia più ostico del Chelsea, questa é la storia dei grandi classici, ma comunque sempre con la stessa mentalità, quella da vera Juve.
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