mercoledì 13 marzo 2013

David Bowie – THE NEXT DAY

© 8 marzo 2013
A distanza di dieci anni dall'album precedente, quasi in sordina (e preannunciato qualche tempo fa su facebook), esce in questi giorni l'ultimo album del Duca Bianco, The next day.

E' difficile tornare così, di punto in "bianco", dopo 10 anni, senza strombazzare ai quattro venti il tuo ritorno, alla veneranda età di 66 anni e sperare di essere quello di un tempo, di riuscire a conquistare come un tempo. Bowie sa che l'impresa e ardua e infatti non mente, già dalla copertina si mostra consapevole del tempo che passa (quasi a prendere le distanze dal Bowie di album come Heroes), i vecchi capolavori accantonati, un futuro incerto davanti e la voglia di raccontarsi ancora una volta.
The next day non è un album che sorprende, ma non in senso negativo, è un album pienamente nello stile del musicista inglese ma che allo stesso tempo suona fresco, raro per un sessantaseienne.
Nell'arco dell'album si passa con nonchalance da pezzi intimisti come la già nota Where are we now (faceva da apripista al disco) alle ballate rock (l'ottima The stars are out tonight, uno dei pezzi migliori dell'album), a pezzi che prendono al primo ascolto ma non risultano affatto banali (Love is lost, The next day, Dancing out in Space).
Su tutto spicca la bellissima Valentine's day (un classico istantaneo), dove sembra di tornare per un istante al Bowie che fu. Il resto del disco è inferiore ma quasi mai poco riuscito, lo standard è costante per tutta la durata.
Insomma un gradito e inaspettato ritorno, che sicuramente farà piacere ai fan devoti e anche a quelli che riescono ad apprezzare un musicista che riesce ancora a dire qualcosa di interessante in questo panorama musicale così arido.
Anche coloro che non conoscono bene la musica del Duca Bianco potranno trovarci un ottimo punto di partenza.

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