Siamo noi! Siamo noi! I campioni dell’Italia siamo noi! Ancora una volta, per il secondo anno consecutivo, torniamo con una doppietta dopo l’ultima doppietta, quella del 28 e del 29 nel cuore di tutti i tifosi. Lo facciamo il 5 maggio, giornata nazionale dello juventino, una data che non tradisce, in cui oltre al famoso scudetto di 11 anni fa, conquistammo anche una Coppa UEFA contro il Borussia 20 anni or sono (1993).
La partita di oggi non poteva essere totalmente scontata visto che di fronte a noi c’era un Palermo in buon stato di forma che lotta per una salvezza fino a poco fa insperata. La sbocchiamo su rigore, per un ingenuo fallo del Palermo, dopo aver rischiato di andare sotto su quel palo di Miccoli. ma di sicuro, anche se striminzito, il vantaggio ci sta tutto per le occasioni avute. Sarebbe stato un vero peccato vincere questo scudetto con un pareggio. Vidal in doppia cifra, l’unico della Juve che a dispetto del titolo “miglior attacco” manda in gol tutti, a dimostrazione dell’orchestra che siamo, in cui tutti girano attorno alla squadra.
La galoppata è stata eccezionale, sempre primi dall’inizio alla fine con gli altri che han potuto solo sognare di raggiungerci. Forse meno spettacolari dell’anno scorso e non invincibili per 4 gare, ma siamo stati più concreti e abbiamo fatto più punti. Ancora una volta Conte è in grande ingegnere di tutto, lui che quel 5 Maggio c’era. Un Guru, un Santone, scolpisce questa squadra a sua immagine e somiglianza, facendo rodere i fegati degli avversari con la sua schiettezza e gioire i nostri tifosi con l’inesauribile voglia di vincere. E’ per questo che il tenere sulla corda la società ci fa bene, perché l’importante (paradossalmente) non è tenere Conte ma è rinforzarsi ancora di più per puntare a quelle stelle che sono nel cielo d’Europa
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