venerdì 11 aprile 2014

UEL 1/4R> Juventus vs Lione 2-1 - Please take me home!

Continua l'homecoming della Juventus verso la finale nel proprio stadio. Continua il contributo all'Italia dei cavalieri solitari bianconeri nel ranking UEFA. Da soli, contro tutti ma anche per tutti.

Dopo sei anni una italiana in semifinale di Europa League e quell'italiana siamo noi, con buona pace dei gufi e dei denigratori, che si fan beffe dell'appello di Prandelli, ma che poi son tutti li, durante i sorteggi, a sperare che le proprie squadre non becchino un girone difficile. Tutta per colpa di quell'antipatico del ranking.


No, la mia non è la speranza che in Italia si tifi per le italiane, non è mai stato così (al di là delle facili ipocrisie) ne tanto meno mi aspetto che capiti ora che di mezzo ci sono i cattivi bianconeri. Quel che mi interessa è solo la Juventus perché tanto, come anche il mister dice esplicitamente nelle interiste post-partita, "del Ranking non gliene frega niente a nessuno, o si è juventini o si è antijuventini". Quindi al diavolo il Ranking e andiamo avanti per noi.

Siamo solo noi, quelli che hanno Pirlo, che trasforma una punizione in un rigore fuori area. Quelli che non si fan mancare neppure una tiepida sofferenza, con quel gol evitabile di Briand, nato da un calcio d'angolo che pareva non esserci. Noi che alla fine, dopo averli tutti visti li sperare in una rimonta, stendiamo il leone con una freccia al fianco di Marchisio, che mette il loro portiere fuori causa.

Continua la quaresima europea di Tevez con cui strozziamo in gola quell'urlo sul gol annullato, anche se come sempre dà l'anima per la squadra. Si ripropone invece il peccato originale dell'andata: il lancio lungo nel vuoto, che ha in Bonucci il suo principale protagonista. Ma è un po' tutta la squadra che resta spaccata e costringe i centrali al lancio. Loro invece, tranne la corrente d'inerzia che gli dona il gol, si rendono meno pericolosi dell'andata, giusto un paio di parate impegnative per Buffon. Non brilla Vucinic, ancora fuori dal clima partita. Come all'andata l'inserimento di Giovinco e Llorente portano nuova vivacità sul finale. Isla su una cosa buona che fa ne sbaglia dieci.

Sotto gli occhi del CT francese Dechamp, passimo quest'altro turno e domani nell'urna di Nyon ci saremo anche noi, speriamo di non beccare una Italiana... ops!

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