Se lo rivolete, ridateci la Gioconda! Come uno scassinatore di Ocean's Eleven, col suo famoso Pogboom Il francesino inestimabile scardina la difesa clivense, virando le sorti di una gara che aveva preso un'inerzia negativa. Sotto la sua foto e l'acronimo PLP (il PoLPo Paul Labile Pogba) può riassumersi oggi questa vittoria.
Avvisato della doppia e sonora lezione avuta dai cugini, il Chievo si era presentato oggi a Torino col volto spavaldo di chi voleva piazzare la sorpresa in schedina. Oltre ad un atteggiamento offensivo totalmente diverso, la squadra di Maran si giocava sin da subito il jolly-tabù del portiere fenomeno, cosa che spesso contro di noi paga.
Ne abbiam viste di queste partite e a volte anche contro il Chievo. Tu che attacchi ma sotto porta sei timido e sfortunato, la paura dei cartellini gialli e rossi che pendono sulla tua testa man mano che il tempo passa e il tabellino resta fermo, loro che ne approfittano, finchè arrivi a soffrire anche per ottenere un pareggio. Ma come sempre si dice, il campione e colui che ti tira fuori d'impaccio da queste situazioni e Paul Labile Pogba un campione lo è davvero.
Mentre loro perdevano Frey, uscito con la testa spaccata, schierosi a tre indietro con la spia della riserva accesa, non ancora stanco di far parlare di se, il Polpo saliva in cattedra con una lezione di calcio delle sue. Pagboom (così come è noto il suo bolide da fuori area) e al Chievo non resta altro che riporre i ferri del mestiere, dire: "Ok ragazzi è stato bello ma ora tutti a casa" e chiudere la nefasta tre match della Verona calcistica. Giusto il tempo per il fabbro Lichsteiner di puntellare il risultato, correggendo in rete la mancata doppietta dell'uomo partita.
Un patrimonio umile prima che economico, che nell'enfasi del PowerUp fa persino da fratello maggiore a Vidal, uscito contrariato per il cambio ma con la spada di damocle di un cartellino giallo sulla testa, cosa che (visto quello preso da Marchisio) raddoppiato poteva lasciarci senza centrocampo ad Udine.
Mai come oggi, allora, possiamo dunque gustarci tutto il gusto dello spezzatino, guardando crollare Milano, avendo anche il tempo di sentirli prendersi per il culo a vicenda, e farne avanzare un po' per stasera, all'orquando possiamo sederci sereni a guardare gli altri faticare per vincere a Firenze, Sperando di poter andare a dormire a pancia piena con gli altri a letto senza cena.
Avvisato della doppia e sonora lezione avuta dai cugini, il Chievo si era presentato oggi a Torino col volto spavaldo di chi voleva piazzare la sorpresa in schedina. Oltre ad un atteggiamento offensivo totalmente diverso, la squadra di Maran si giocava sin da subito il jolly-tabù del portiere fenomeno, cosa che spesso contro di noi paga.
Ne abbiam viste di queste partite e a volte anche contro il Chievo. Tu che attacchi ma sotto porta sei timido e sfortunato, la paura dei cartellini gialli e rossi che pendono sulla tua testa man mano che il tempo passa e il tabellino resta fermo, loro che ne approfittano, finchè arrivi a soffrire anche per ottenere un pareggio. Ma come sempre si dice, il campione e colui che ti tira fuori d'impaccio da queste situazioni e Paul Labile Pogba un campione lo è davvero.
Mentre loro perdevano Frey, uscito con la testa spaccata, schierosi a tre indietro con la spia della riserva accesa, non ancora stanco di far parlare di se, il Polpo saliva in cattedra con una lezione di calcio delle sue. Pagboom (così come è noto il suo bolide da fuori area) e al Chievo non resta altro che riporre i ferri del mestiere, dire: "Ok ragazzi è stato bello ma ora tutti a casa" e chiudere la nefasta tre match della Verona calcistica. Giusto il tempo per il fabbro Lichsteiner di puntellare il risultato, correggendo in rete la mancata doppietta dell'uomo partita.
Un patrimonio umile prima che economico, che nell'enfasi del PowerUp fa persino da fratello maggiore a Vidal, uscito contrariato per il cambio ma con la spada di damocle di un cartellino giallo sulla testa, cosa che (visto quello preso da Marchisio) raddoppiato poteva lasciarci senza centrocampo ad Udine.
Mai come oggi, allora, possiamo dunque gustarci tutto il gusto dello spezzatino, guardando crollare Milano, avendo anche il tempo di sentirli prendersi per il culo a vicenda, e farne avanzare un po' per stasera, all'orquando possiamo sederci sereni a guardare gli altri faticare per vincere a Firenze, Sperando di poter andare a dormire a pancia piena con gli altri a letto senza cena.
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