Innanzitutto la cosa che mi fà più godere stasera è essermi sbagliato. Che bello prendere per il culo me stesso. La partita di andata non mi aveva infatti lasciato buone impressioni, non sotto il profilo della forza e della condizione, ma sotto il profilo della voglia di Coppa Italia. Ecco perchè vincere 3-0 a Firenze, senza Tevez, Pogba, Buffon, Barzagli, con Matri e Padoin, tenendo il campo per 90' e rischiando il giusto, è ancor di più una goduria.
Goduria perchè se l'impresa non era affatto proibitiva, era quanto meno difficile. Goduria perchè loro stessi erano convinti di conquistare facilmente questa finale. Dopo l'1-2 di Torino i loro tifosi han organizzato una festa Patronale straordinaria, andandoli a prendere alla stazione con le fanfare. Salah s'era già candidato al pallone d'oro, anzi l'aveva già vinto. Ora la festa era in casa e nessuno voleva mancare. Venghino signori che s'ammazza la Signora e si esce a festeggiare per la vie della città.
E invece... invece sono usciti dalla Fiesole carichi di meraviglia. E dire che Montella ci aveva creduto, traspare dal suo nervosismo mazzarriano, che sfocia un memorabile: "sono stati fortunati con i rimpalli". Un commento che diventerà di sicuro virale in tutti i blog bianconeri. Qualche infame violaceo invece l'ha presa come sempre "bene", intonando i soliti cori contro Pessotto, Scirea e Heysel. Fatto che li qualifica. Non è la prima volta, per loro che girano col 39 sulle magliette e tifano Liverpool. Ma d'altronde se nasci in una città che tratta la Juve come l'anticristo che ti aspetti? Purtroppo è un concetto che non vuole entrare in testa dei media. Ecco che nell'applauso finale di Morata alla loro curva c'è tutto il nostro sberleffo e scherno. Di sicuro più politicamente corretto del loro.
Citando Checco Zalone: "volevano vincere loro". Invece la prestazione della Juventus stasera è stata a dir poco maestosa. Mostriamo sul campo una superiorità a tratti disarmante, che fà quasi piangere Cerqueti ad ogni gol. Altro che Piccini & Co. Un'allegria che da quelle parti non si vedeva dai tempi delle telecronache ingessate (ma professionali) di Nando Martellini.
Salah si trasforma in Dino Baggio e torna ai Box senza pungere. Giusto una danza iniziale che ha fatto ridere qualcuno. Diamanti diventa bigiotteria e non regala neppure il gol della bandiera. Insomma un disastro viola. La festa si trasforma in un incubo, quando il loro ex Matri li castiga e Pereyra raddoppia. Qualcuno però ancora ricorda la rimonta dallo scorso anno. Si vive di sogni, si vive di speranze, ma Bonucci suona la sveglia. Sul 3-0 sparisce anche lo spauracchio dei supplementari. Ma per piacere non chiamatela remuntada. Pare che esiste un termine anche in Italia e pare si chiami rimonta.
Tutto bene tranne per l'ammonizione di Marchisio e l'espulsione di Morata, che salteranno la finale. Che poi ancora devo capire che ha visto l'arbitro su Morata. Non so, gli avrà offeso la madre, boh. Vabbè. Ora non per ripetere le stesse cose. Giocheremo l'ennesima finale e non abbiamo fatto ancora nulla. Ora che ci siamo non fatemi bestemmiare ancora, vediamo di vincerla sta maledetta Coppa Italia. E Poi potete anche snobbarla per altri 20 anni.
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