giovedì 16 luglio 2015

PREDESTINATION - Michael Spierig

Un po' Memento un po' L'Esercito delle 12 scimmie. Dai viaggi nello spazio a quelli nel tempo. Trent'anni dopo il suo esordio cinematografico, l'explorer Ethan Hawke visita anche la quarta dimensione e ne vien fuori un capolavoro

La storia è quella di un agente temporale, incaricato di fermare un terrorista temporale. Il problema principale? Il terrorista è sempre un passo avanti, sicché ogni volta che l'agente sventa un attentato il terrorista modifica il suo obbiettivo nel tempo. Va da se che l'agente dovrà cambiare il suo approccio alla cosa, anche perché tutti questi viaggi temporali rischiano di mardargli in pappa il cervello... e non solo. Tutto inizia al bancone di un bar... o forse dovrei dire, tutto passa per il bancone di un bar.

Baristi e viaggi nel tempo, pericoloso binomio sin dai tempi di Quantum Leap. E vi parlo del mio telefilm preferito e del mio genere preferito. A questo punto qualcuno potrebbe obbiettarmi una recensione positiva perché di parte. Invece è proprio il contrario. Avendone visti tanti sono più che esigente verso il genere. Non mi sbilancio facilmente e se lo faccio è perché ne sono cosciente. Come dicemmo analizzando Inception, se un film ti fa discutere anche dopo mesi che l'hai visto sei di fronte a un capolavoro. E questo film creerà inevitabilmente un dibattito filosofico simile a quello che si ebbe ai tempi. Non parliamo poi si una eventuale sezione spoiler, con quella si potrebbe scrivere un'altra recensione a se stante, meglio di questa.

Chi mi conosce lo sa, odio gli spoiler. Cavolo, però su questo film di battute ad effetto ce ne sarebbero molte da fare! Col rischio però di spoilerare. Ma io amo troppo me stesso per farlo... Ops

Noi amanti dei viaggi nel tempo, appassionati ai paradossi temporali come preti novizi appassionati ai misteri della fede. Noi che siamo rimasti al "paradosso del nonno" o al massimo a quello della nonna di Fry in Futurama, di fronte a questo dobbiamo alzare le mani. La regola principale del viaggio nel tempo (e lasciamo stare Time Cop) è sempre stata quella di evitare interferenze con la linea temporale del passato - lo sa bene Marty McFly - ma qui si va ben oltre la semplice interferenza, "qui si va davvero sul pesante". Roba da essere o non essere. Se lo vedesse Doc si suiciderebbe ma anche Freud non ne uscirebbe indenne.

Predestination vi manterrà incollati ai suoi misteri a tassello come Inception, anche grazie a una simile e pressante colonna sonora. Come Memento vi farà contorcere le "cerevella" nei suoi labirinti cognitivi. Come l'Esercito delle 12 scimmie vi scioccherà col finale. Ma allo stesso tempo sarà un film i cui tasselli andranno a posto da soli, volta per volta, senza bisogno di ulteriori spiegazioni. Entreremo in confidenza coi suoi personaggi e i loro misteri man mano si dispiegheranno dinnanzi a noi come fossimo tanti Sammy Jankins.  

Il classico film fatto per esser rivisto: la prima volta per conoscere la seconda per capire o notare. Come in Profondo Rosso la soluzione sarà lì dall'inizio, ma stavolta non basterà un occhio attento per vederlo, ci vorrà tutto il film per capirlo. E se alla fine qualcuno ne uscirà tanto scioccato da attaccarsi alla bottiglia per dimenticare, l'importante sarà quello di non dimenticare anche di aver bevuto e bere di nuovo o si ritroverà ubriaco "a ciuccio". 
Certo i blooper-nazi non mancheranno. "Ah che stronzata di film, è impossibile", appunto è un paradosso! Qualcosa di impossibile o illogico ma che si può "concepire" concettualmente. Tipo 0 diviso 0, hai presente? In matematica l'opzione è studiata anche se il risultato provoca un errore sulle vostre calcolatrici. Tutti sanno che in un film sui viaggi nel tempo qualche buco è inevitabile, in un film paradossale come questo cercare di spiegare tutto sotto il rigido occhio scientifico non serve. Perciò allargate le vostre menti e nel vederlo non passate troppo tempo a pensare se sia nato prima l'uovo o la gallina. Magari dopo il film un'idea vostra ve la farete di sicuro

Al cinema una ragazzina all'amica: "speriamo che facciano il secondo". Se anche voi riderete a questa ingenua idea avrete in mano la pietra di paragone che distingue gli appassionati di cinema da quelli di pop corn.

Voto 9-
 

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