lunedì 13 luglio 2015

ALIEN NATION - Graham Baker (1988) [Summer 80]

USA 1988
Beware of the alien nation
Beware of the truth that they seek
They pray for eternal salvation
They pray for your soul to keep


Eh si, cari Scorpions, bisogna proprio stare attenti. Non si può proprio più stare tranquilli: questi loschi figuri che parlano un idioma a noi sconosciuto vengono di punto in bianco nella nostra nazione e pretendono di avere gli stessi diritti, magari ci rubano il lavoro o vengono soltanto per delinquere e spacciare droga. Naturalmente sto parlando degli extra... no... non extracomunitari, che avete capito, gli extraterrestri.

Si, nel "futurissimo" 1991, mentre qua da noi Salvini era solo uno studentello in procinto di partecipare a "Il pranzo è servito", nella Città degli Angeli alternativa avevano il problema della colonizzazione aliena. Che lì da loro gli immigrati clandestini li chiamano "illegal alien" e pure se sono legali sempre alien rimangono, quindi sono malvisti, soprattutto dal detective Sykes.

Il protagonista della vicenda è proprio lui, Matthew Sykes, detective dai modi spicci, faccia da schiaffi, panzetta da alcol, slang da duro. Naturalmente il suddetto odia questi invasori che all'improvviso hanno colonizzato pacificamente la sua città, li chiama spurghi (che nomignolo simpatico) e cerca di averci a che fare il meno possibile.
Gli alieni però sono pacifici (quasi tutti almeno), si sono ben integrati e sono ormai trattati alla stregua degli umani, a parte il non poter ricoprire cariche di rilievo. Così come per le persone di colore tanti anni prima, gli sono stati affibiati dei cognomi "particolari", che hanno a che fare con città d'America o con eventi importanti della storia.

E niente... ad un certo punto uno di questi "spurghi" dopo aver ammazzato un commerciante, uccide, nella fuga, pure il partner del rozzo detective. Come sostituto chi ci metteranno? Esatto, proprio uno spurgo e dovrà far coppia con Sykes.
Trovare l'intesa tra i due non sarà facile, soprattutto se in uno dei primi incontri gli dici che sul tuo pianeta il suo nome e cognome significano "Faccia di merda".
Il nome del suddetto alieno invece (almeno quello riassegnatogli dagli umani) è Francisco, Samuel Francisco, per gli amici Sam.

Sykes: Sam Francisco? Sam Francisco, io non posso, non lo accetto questo, non posso presentarti alla gente come Sam Francisco, io ti chiamerò George, George?
George: Ok.

Proprio l'interazione tra questa strana coppia costituirà uno dei punti forti del film e sarà lo spunto per una serie di gag ben costruite, grazie anche alla bravura dei due attori, perfetti per la parte. Mandy Patinkin soprattutto, dopo il memorabile Inigo Montoya ("Hola. Mi nombre es Inigo Montoya. Tu hai ucciso mio padre. Preparate a morir!") in La Storia Fantastica, appare perfetto nella parte dell'alieno George. La diffidenza iniziale non sarà facile da eliminare, soprattutto se poi questi alieni hanno la faccia tosta di avere un idioma che assomiglia "inaspettatamente" al russo, ma tu guarda questi. Che insomma, siamo pur sempre alla fine degli anni 80' (il film è del 1988), va bene l'elogio dell'integrazione tra gli umani e gli alieni, ma i russi no, quando è troppo è troppo.
Ma il mondo era già cambiato cari miei e come ben sapete se io posso cambiare e voi potete cambiare allora tutto il mondo può cambiare, come ci ha insegnato Sly, e qui nel futurissimo 1991 lo ha già fatto.

Dopo tante scaramucce, tra una sbronza da latte rancido e alcuni simpatici battibecchi, i due impareranno a fidarsi l'uno dell'altro e a diventare amici. Ognuno accetterà l'altro per quello che è e anche Sykes capirà che gli spurghi a volte possono essere migliori degli esseri umani e che anche loro hanno un'integrità. A patto che non li bagniate si intende, e che non gli diate da mangiare dopo mezzanotte (Mmmm...no, mi sono confuso con qualcos'altro).

Insomma questo Alien nation può essere considerato a buon diritto un cult: simpatico, ben recitato, che mescola bene il poliziesco all'impegno, che scherza simpaticamente con temi importanti come l'integrazione e la tossicodipendenza. A suo modo importante per certo cinema di fantascienza che verrà (vero District 9?), il film darà vita negli anni seguenti a seguiti, serie televisive, tricche e ballacche.

 Invecchiamento: 3/5
Fattore cult: 4/5
Divertimento: 4/5
Visionarietà: 4/5
Premonizioni: 3,5/5
(a Rambo 6 ancora non ci siamo arrivati)
Fascino Vintage: 3,5/5

Cult

Voto definitivo: 4/5

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