giovedì 9 luglio 2015

TED 2 - Seth MacFarlane

A proposito di famiglie tradizionali... Nella settimana della rivendicazione dei diritti degli omosessuali torna l'orsetto Ted e anche lui rivendica il diritto a sposarsi e a metter su famiglia. Contro ogni discriminazione "logofobica". Ma per poter far questo dovrà condurre una lotta sociale pionieristica per conquistare lo status di "essere umano".

No, non è una canzone di Marco Mengoni (pensate che coppia sarebbero per una lotta sociale congiunta) è la battaglia della creatura di McFarlane, che torna al cinema con l'inconfondibile voce di "quel laziale di un" Mino Caprio, la sua spudorata locandina e il suo bagaglio di battute e gag VM14... anche se non sarà questo a spaventare i pre-adolescenti, ne tanto meno i cassieri dei botteghini a fermarli (si trova sempre lo "zio" della situazione che ti procura i biglietti). 

Torna Seth Macfarlane (sceneggiatore regista e doppiatore) dopo il "Milione di modi per morire nel West" e di toppare al botteghino. Si sarà forse pentito di averci messo la faccia ed è tornato alle sue "maschere". Quelle con cui può fare satira socio-politica nel modo in cui meglio ci ha abituato, sin dai Griffin. Quella tipica dei locali cult americani, in cui si fa comicità nei sottoscala "senza risparmiare neppure la mazza di san Giuseppe" (come si dice da noi) e che richiede un pizzico di apertura mentale. Il segreto sta nel saper sdrammatizzare e ridere su tutto, anche sugli argomenti più spinosi. Sesso, droga e Rock'n'Roll, senza falsi pudori. Cose che non vedrai mai dai comici di Made in Sud, per intenderci.

Col primo capitolo c'eravamo scaldati, adesso invece si fa' sul serio. "Spostati Mark (Wahlberg)! stavolta tocca a me!". Se infatti nel primo film si racconta la storia di John e del suo rapporto col suo orsetto antropomorfo, nel secondo i riflettori sono tutti puntati su Ted, vero protagonista della trama

Una delle maggiori caratteristiche di Seth è sempre stato il citazionismo POP USA. Se infatti in Italia non è venerato come e quanto i Simpsons è perché molte delle sue battute a doppio senso si "perdono" nella cultura americana che resta entro i confini. Giunta la fama trans-oceanica, un po' è riuscito a correggere il tiro, grazie anche a internet e alla globalizzazione della TV. Ma se sei rimasto indietro (o forse dovrei dire se sei avanti) con la cultura POP 70/80/90, Beh, amico mio ti serve un ripasso! Non è un caso che nel film la protagonista femminile (Amanda Seyfried) entra spesso in conflitto coi personaggi perché, data la sua giovane età, non conosce "Samuel L. Jackson", anche condividendone le iniziali, o piuttosto Gollum, anche condividendone gli occhioni. 

Ritornando a quelli che entrano sotto i 14, sappiate che non è la morale che vi frega ma l'età per capire certi sketch. Insomma, passi per J. Leno che tutto trafelato esce da un bagno pubblico (in molti potrebbero chiedersi chi sia, anche essendo un'istituzione americana più di Carlo Conti in Italia) ma se ti trovi al Comicon e confondi Flash Gordon con Flash di Italia 1... sei un tantino fuori luogo, moccioso. Ma in fondo è il rischio che si corre quando si lancia un film del genere. Anzi si calcola. Se ad esempio hai visto Jurassic Park ma non cogli l'antifona sul "muoversi in branchi", beh allora è colpa tua se non ridi.

In definitiva, Ted 2 è un film godibilissimo e spassoso che mantiene gli standard del primo capitolo. Si ride di gusto. Il tutto condito con Cammei di attori o personaggi famosi inseriti in easter eggs fin dopo i titoli di coda. Non uscite finché non sono finiti tutti.

Voto 7+

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