domenica 31 gennaio 2016

Serie A 22> Chievo vs Juventus 0-4 - Dodici Alle Dodici

Non ce n'è per nessuno, nemmeno per il Chievo. Altra squadra venuta a banchettare a Torino all'andata, altra vendetta consumata. Dodicesima vittima di fila in serie A (record di Conte eguagliato). Quindicesima italiana, tra campionato e Coppa Italia, ad uscire con le ossa rotte dopo la sciagurata sera di Reggio Emilia col Sassuolo. Un filotto non indifferente, in continuo aggiornamento, sbattuto in faccia ai nostri denigratori. Ma anche in faccia a noi tifosi. 

Non ricordo un altro 4-0 in cui la squadra vincitrice si sia mangiata più gol di quanti ne abbia fatti. Un avversario autenticamente annichilito. 12 tiri in porta a 2. 14 tiri in fuori a 4. 72% di possesso palla. Questi i numeri ufficiali. La rabbia di Pogba per il 5-0 mancato e la parata di Buffon sul finale, che impedisce al Chievo il gol della bandiera, sono il sintomo della famelicità di questa squadra.

Con il Manzo fuori per un mese l'occasione per Morata è d'oro, e lui pare volerla sfruttare nel migliore dei modi. Come contro l'inter in Coppa tutto parte e si concretizza con lui. Da quella palla tenuta, spalle alla porta, da cui inizia l'azione che porta all'assist di Licht, per il suo gol da rapace. Che continua con quel gol in "fotocopia tecnica" sul palo opposto, che di fatto fissa le mani della Juve sui tre punti. L'uomo giusto al momento giusto. Colui che segna lì dove gli altri mangiano e sciupano. Ci provano tutti. Pogba più di tutti. Ma il più delle volte il portiere non deve neppure spostarsi, per pararla. Poi nel secondo tempo, qualche mira si aggiusta e arrivano i gol di Sandro, in un'azione corale, e (finalmente) quello di Pogba dal limite dell'area. Ci sarebbe persino spazio per dilagare se la traversa non ci avesse fermato per due volte.

Per carità, eravamo tutti scettici, me per primo. Ma a differenza di qualcuno ho sempre parlato di un problema di giocatori che di allenatore. Sono rimasto tra i pochi a non addossare la colpa all'allenatore, anche passando erroneamente per un grande tifoso di Allegri. Guarda un po', adesso, addirittura qualcuno lo vuole all'estero. Come chi vuole lontano dalla Juve Dybala. Uno che anche se non segna (come oggi) compie lo stesso in campo un ruolo meraviglioso.

La mia perplessità verso le potenzialità di questa squadra era invece più basata sul ritardo che che aveva o accumulato sulle altre. Sul tempo che ci volesse ad una squadra, con l'ossatura rivoluzionata, di tornare a fare la Juve. Non a caso, anche con l'impresa delle dodici vittorie consecutive, restiamo dietro al Napoli. Con il recipiente dei grandi numeri che si ingrossa sulla nostra testa col rischio di rovesciarsi nel periodo cruciale. "Scherzando seriamente", potremmo dire che solo così potevamo riavvivare questa serie A. Partendo in ritardo e dando agli altri quel vantaggio, senza del quale sarebbe stato un altro dominio bianconero.

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