giovedì 17 marzo 2016

1/8 UCL R> Bayern Monaco vs Juventus 4-2 (d.t.s.) - Analisi ignorante

È un duro mestiere ma qualcuno deve pur farlo. Voglio sporcarmi le mani e cercare di andare controcorrente (tra gli juventini) ponendomi in maniera equidistante dagli inutili trionfalismi per una sconfitta e le contestazioni per le scelte tecniche e tutto il resto. La Juve è di nuovo fuori dalla maledetta Champions. Punto. Partiamo da questo e facciamo un ragionamento via via più inutile rispetto al risultato finale, perché le chiacchiere lasciano sempre il tempo che trovano. Magari attirerò qualche critica ma servirà anche per sfogarmi.

Lasciatemi iniziare con una considerazione egoistica. Paradossalmente una parte del mio subconscio (nemmeno tanto nascosta) avrebbe preferito perdere 3-0 ieri, e mettersi l'anima in pace, anziché ottenere l'inutile consolazione morale della "testa alta". Invece perdere così fa più male, perchè eravamo passati subito in vantaggio, avevamo raddoppiato prima della mezzora e fino al 91' stavamo espugnando l'Allianz Arena, contro una squadra che veniva data ampiamente per favorita, alla vigilia e dopo l'andata. Ci stavamo credendo finché all'improvviso è finita la benzina ad un passo dalla meta. L'antipopolo ha dovuto quindi patire per 90' minuti prima di uscire dalle sue catacombe.

Sì ok il cuore, la prestazione, la sfortuna, il gol regolare annullato ma... hai perso. Proprio come l'Inter in Coppa Italia dopo aver cullato il sogno dell'impresa. Andarci vicino non conta. In 180' la Juve ha giocato alla pari col Bayern, una delle candidate alla vittoria finale, tanto da ottenere un aggregate di 4-4, ma crescita significa anche non accontentarsi mai.

Fuori dalla Champions anche quest'anno. E tutto parte da quella sciagurata sera di Siviglia, quando dovevi andare a prenderti il primo posto del girone, che ti eri ampiamente meritato. La prima prova di carattere dovevi mostrarla già lì. Invece hai perso e sei arrivato secondo, col rischio di beccare già agli ottavi un top club, e alla fine l'hai beccato. Legge di Murphy rispettata in pieno. Ma ci hai creduto perché sei la Juve, e hai fatto bene. Questo è lo spirito!

Dopo essere passata in svantaggio nella partita di andata, forse per la solita paura della musichetta, ti sei rialzato, hai pareggiato e sfiorato la vittoria. Nel ritorno ti sei illuso e poi disilluso, perché ad un certo punto il fisico e la testa hanno mollato ad un passo dalla meta. In simili condizioni contro simili avversari su simili campi, i tempi supplementari sono una bomba ad orologeria pronta a scoppiarti in mano. Sei andato vicino all'impresa per 3 minuti... per 3 fottutissimi minuti, ma non ce l'hai fatta; e devi partire da questo prima di trovare qualcosa da salvare.

Perché il resto è un gioco sta tra la colta filosofia e un grezzo discorso da bar. Alla pari col Bayern per 180' minuti è quello che si vede in superficie, prima di analizzare tutto al microscopio. Dove c'è il solito che se la prende con Allegri per i cambi, come se la formazione iniziale l'avesse schierata chissà chi. Un mezzo capolavoro tattico, senza Chiellini, Marchisio e Dybala, con il controverso Hernanes al centro e l'intuizione del solo Morata in attacco. O piuttosto quello che lo fa per partito preso da inizio anno, come se le vittorie di questi due anni avessero avuto in panchina chissà chi. Magari rimpiangendo il grande (detto senza sarcasmo) Conte, che in coppa non aveva fatto meglio. Contestando la sostituzione di Morata col senno di poi, mentre alla vigilia era incazzato perché avrebbe potuto non rivedere in campo il Mandzukic che tanto aveva meravigliato col Sassuolo. Perché il problema non è dare le giuste colpe all'allenatore, il problema e darle solo a lui.

Ad esempio mi scoccia prendermela solo con questi due arbitraggi, scandalosi a senso unico e comunque decisivi, non dopo tutto quello che ci siamo divorati. Non puoi sbagliare tanto e farla franca. Può succedere, ma molte volte lo paghi, soprattutto in Champions. Il Bayern avrebbe meritato di uscire umiliato da questa competizione, per quanto offerto in queste due partite. Resta così inutile il sublime contropiede di Morata e il gol di Cuadrado, anche perché entrambi poi si divorano due gol incredibili. Riuscendo nelle cose difficili e fallendo in quelle semplici. Va bene, sono stati comunque grandi, ma tant'è. Come inutile (ai fini del risultato) resta l'ennesima prestazione splendida di Sandro, che non verrà suggellata da una qualificazione. Molti dimenticheranno in fretta la serata di ieri. Alcuni la rimuoveranno per non soffrire.

Poi ci sono le vedove di Coman, quelle che vedono sempre nel piatto dell'ex. Per me puoi essere Maradona ma se rifiuti la Juve te ne vai a calci nel culo, altro che rimpianto. La Juve deve essere una meta a cui ambire e il suo mercato deve ambire al meglio senza guardarsi indietro. Ecco fategli questo domanda a Marotta: hai comprato meglio di come hai venduto? Cosa farai per comprare meglio di come hai fatto quest'anno? Cosa farà la società per migliorare l'organico in vista della prossima Champions? Senza tutte le filosofie sull'andarci sempre vicino, come la curva di un grafico che tende a un valore. Bisogna crescere anche in qualità di uomini in campo. Basta attaccarsi a questo o a quel addio. Gli uomini vanno e vengono ma se vendi bene devi comprare meglio.

Qualcuno ha detto addirittura che non c'è nessuna testa alta in questa sconfitta, questo è un po' eccessivo ma in fondo in fondo è perchè la rabbia è più forte di questa consolazione. A noi non è mai bastato ragionare così, perché gli altri non te lo riconosceranno, non l'hanno mai fatto ne lo faranno mai. Quindi è inutile consolarsi o addirittura attaccarsi a qualificazioni morali stile Roma. Non facciamo questo errore vi prego.

Sì lo so sono duro ma qualcuno deve esserlo. I ragazzi sono stati eroici ma questo non è bastato. Pensiamo a cosa fare per non ripetere simili, inutili consolazioni da sconfitta. Io personalente sono più incazzato che orgoglioso. L'orgoglio te lo fai fritto, roba da scudetti morali. No a questa Juve servirebbe molto più la rabbia, quella sana rabbia che non ti fa gioire delle sconfitte ma ti fa crescere da esse. Come quando la usi dopo le brutte cadute in campionato e la metti nel motore per compiere rimonte strepitose o record di punti.

Ma siccome la prossima Champions è lontana e legata ad un periodo storico futuro, ecco che adesso abbiamo il dovere morale di ripartire subito in Italia. Far capire a Reina & co. (dove co. non sta per company) che non è stato tanto saggio esultare per questa nostra eliminazione. Ora la nostra testa è a tempo pieno in campionato, per togliere gioia a chi gioisce solo per le nostre sconfitte perchè non può fare altro. Seduto su un comodo divano di provincia, sarà costretto a ritifarci contro il prossimo anno, perchè poco potrà tifare per la propria squadra. Come qualcuno ha detto: "lo spettacolo è finito", tornate a tifare le vostre squadrette sui campetti della serie A. Noi ieri eravamo in un altro campo, voi in poltrona per l'ennesimo anno a organizzare feste con i genitori fuori. Stiamo tornando a casa, perciò datevi una  ripulita.

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